Olio contraffatto nei ristoranti del centro, Codici: “Inchiesta sconcertante, messa a rischio la salute dei consumatori”
Ospite in collegamento Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di “Codici“
“Un’indagine che sta portando alla luce una situazione grave e pericolosa”: questo il giudizio dell’associazione Codici in merito all’inchiesta condotta dalla Procura di Roma sulla vendita di olio contraffatto a decine di ristoranti della capitale.
Spacciato per extravergine e venduto a prezzi particolarmente bassi, 3 euro al litro contro una media di 9 euro, in realtà si tratterebbe di olio di semi miscelato con clorofilla e betacarotene per alterarne colore e sapore, così da farlo sembrare simile a quello evo.
“Parliamo di un prodotto simbolo della dieta mediterranea – sottolinea Ivano Giacomelli – e che rappresenta una garanzia di qualità dei ristoranti che lo utilizzano. Dalle indagini emerge un quadro sconcertante”.
Un laboratorio clandestino avrebbe realizzato un olio contraffatto e adulterato vendendolo ad una cinquantina di ristoranti della capitale, che lo avrebbero acquistato consapevolmente. Un prodotto potenzialmente nocivo per i consumatori.
“Nel rivolgere un plauso agli inquirenti, – ha continuato Giacomelli – ci auguriamo che le indagini vadano fino in fondo e che i responsabili vengano puniti per la tutela dei consumatori e di quelle attività che si comportano correttamente, proteggendo e valorizzando il vero made in Italy”.
I reati contestati sarebbero quelli di contraffazione di sostanze alimentari e ricettazione, mentre i ristoranti coinvolti sarebbero una cinquantina, dal centro storico di Roma fino ad arrivare a Fiumicino ed ai Castelli Romani.
Vedi i dettagli dell’inchiesta: https://www.radioroma.tv/2024/01/02/olio-contraffatto-nei-ristoranti-di-roma/