Stop alle domande per le case popolari a Roma, il nuovo bando sarà pronto ad aprile 2024. Sindacati contro l’assessore Zevi
Ospite in collegamento Fabrizio Ragucci, “Unione Inquilini Roma”
Se già l’emergenza abitativa non fosse un problema conclamato nella Capitale, ora promette di creare non poche polemiche la recente novità secondo cui, da gennaio, non si potranno mandare nuove domande per ottenere una casa popolare a Roma.
Il Comune di Roma, infatti, ha annullato il bando per le case popolari e, di fatto, dal 1 Gennaio i romani non potranno più inviare la domanda per poter accedere ad una abitazione popolare.
Immediata la risposta da parte dei sindacati degli inquilini Sunia, Sicet, Uniat, Unione Inquilini e Feder casa: “Sospendere a tempo indeterminato l’accesso alle assegnazioni significa creare un vuoto normativo che rischia di essere riempito dall’illegalità. Attendiamo da Tobia Zevi un urgente incontro per condividere la predisposizione del nuovo bando garantendo però la continuità del servizio”.
Nelle scorse ore hanno inviato all’assessore alle politiche abitative Zevi un’urgente richiesta di incontro, chiedendo di annullare la determinazione di sospensione del bando e di aprire subito un confronto per discutere dell’eventuale futuro bando.
Ma è necessario fare anche un piccolo passo indietro: qualche giorno fa dall’assessorato era stato comunicato l’aggiornamento della graduatoria Erp relativa al bando 2012, (l’ultimo attivo su Roma) rivolto ai nuclei familiari che sono in emergenza abitativa e necessitano dell’assegnazione di un alloggio popolare. La graduatoria presente sul sito del Comune, dunque, è attualmente quella con i punteggi relativi al 31 luglio 2023.
Tra la fine di dicembre e i primi di gennaio ci sarà l’ultimo “scorrimento”, il che aggiornerà definitivamente la situazione: peccato, però, che gli uffici stiano approntando la sospensione del bando. E dunque? Come si evolverà ora la situazione?
“Servono interventi strutturali da parte dell’amministrazione capitolina, interventi che rispondano al fabbisogno della cittadinanza. – ha detto Fabrizio Ragucci – D’altronde, considerando il difficile momento economico che stiamo affrontando questo fabbisogno potrebbe aumentare vertiginosamente nei prossimi anni, peggiorando la situazione. Si potrebbe ripartire, per esempio, mettendo a disposizione i tanti immobili presenti a Roma che ha un patrimonio incredibile; poi incrementare il personale al Dipartimento delle Politiche abitative che si trova a dover gestire una mole di lavoro troppo grande. In qualità di rappresentante dell’utenza invito il Comune a ripartire da qui”.
Vedi anche: Comune di Roma annulla bando per case popolari