Emergenza sanità tra carenza di personale, liste d’attesa e cure non sempre garantite: perché non è più possibile rinviare
Ospite in collegamento Elio Rosati, Segretario regionale di “Cittadinanzattiva Lazio”
Circa 1.000 pazienti in attesa di posto letto nei Pronto Soccorso del Lazio: questi i numeri che arrivano sul versante sanità delle ultime settimane. Una situazione allarmante e denunciata ormai da tempo che è necessario risolvere con la massima urgenza.
Tra carenza di personale, liste di attesa infinite, cure non sempre garantite e (spesso) ospedali non adeguatamente attrezzati, la sanità italiana non sta certamente attraversando una fase facile.
E così arriva l’appello di “Cittadinanzattiva Lazio” al Presidente della Regione Francesco Rocca: “Urgente e non più procrastinabile mettere sotto controllo la filiera del territorio e non solo dell’emergenza-urgenza”.
“Nella giornata dell’11 dicembre alle ore 14.55 si sono registrati 1.069 pazienti nei PS del Lazio in attesa di posto letto/trasferimento. I numeri, che erano sensibilmente calati nei mesi scorsi con un andamento medio di 450 pazienti/giorno in attesa di posto letto dopo i picchi di oltre 85 pazienti/giorno del gennaio 2023, tornano a sfondare quota 1.000.
Chiunque può vedere la situazione nella pagina Pronto Soccorso – Salute Lazio”, queste le dichiarazioni di Elio Rosati, segretario regionale di Cittadinanzattiva Lazio.
“La gestione, organizzazione e governo dell’emergenza-urgenza ci vede costantemente impegnati come organizzazione nella denuncia, nella soluzione e nelle proposte di miglioramento ormai non più rinviabili. – ha continuato Rosati – Ma essere tornati a numeri così importanti deve imporre a tutti azioni decise sulla gestione della presa in carico nel territorio prima di tutto, e nella corretta, adeguata e condivisa gestione del “boarding” all’interno delle strutture ospedaliere”.
“Non si può a continuare a scaricare sul PS, sui medici e sugli operatori sanitari dei PS le inefficienze, le incapacità e le inappropriatezze di un sistema vecchio, statico e incapace di riforme sostanziali. – ha tuonato il segretario – Siamo arrivati al punto che ormai viene consigliato apertamente di andare nei PS per fare analisi, visite che altrimenti avrebbero liste di attesa indicibili”.
Colpa di un “isolamento che è prima di tutto culturale e poi operativo” ha sottolineato Rosati, isolamento dal quale è necessario uscire con la massima urgenza, utilizzando gli strumenti governativi: “Riteniamo urgente che il Presidente Rocca, che ha a cuore il tema, convochi un tavolo di lavoro regionale per la gestione delle liste di attesa e dei PS perché far funzionare uno aiuterà anche l’altro tema. E si faccia carico di un’azione definitiva sui percorsi di cura nei territori.
Non è più il tempo dell’attesa. Serve agire. E agire rapidamente.”
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