Le scandalose ammissioni dell’Ema sono contenute nella risposta ad una richiesta di alcuni parlamentari di ritirare i vaccini covid dal commercio. Nella lettera si legge:
Avete ragione a sottolineare che i vaccini contro il COVID-19 non sono stati autorizzati per impedire la trasmissione da una persona all’altra. Le indicazioni sono per la protezione dei soli soggetti vaccinati.
Le informazioni sul prodotto per i vaccini COVID-19 indicano chiaramente che i vaccini sono destinati all’immunizzazione attiva per prevenire la COVID-19. Inoltre, i rapporti di valutazione dell’EMA sull’autorizzazione dei vaccini rilevano la mancanza di dati sulla trasmissibilità “.
Ma si legge anche che Ema dà delle indicazioni: Dobbiamo inoltre sottolineare che l’EMA si concentra principalmente su un aspetto della politica sanitaria dell’UE, vale a dire l’autorizzazione e monitoraggio di medicinali e vaccini. Quando i nostri comitati scientifici emettono raccomandazioni, altri organismi, come la Commissione europea, il Centro europeo per le malattie
La prevenzione e il controllo (ECDC) e le autorità sanitarie e vaccinali nazionali possono prendere in considerazione queste indicazioni e sviluppare politiche di immunizzazione per proteggere il pubblico.
Come dire: Noi di Ema abbiamo dato le indicazioni giuste, sono la Commissione Europea e i singoli stati che hanno preso scelte politiche sulla base delle nostre indicazioni e sviluppato politiche di immunizzazione. Peccato che qui in Italia queste “politiche di immunizzazione”, con un farmaco che a detta di Ema non previene la trasmissione (e che sappiamo non previene nemmeno la malattia), si siano tradotte nel green pass e nella politica dell’estorsione vaccinale, pena l’esclusione dalla società e dal lavoro. Il fatto che Ema avesse detto dall’inizio che questo farmaco non fermava la trasmissione, non la discolpa di avere autorizzato questi farmaci sperimentali come se fossero dei vaccini e non la discolpa per aver taciuto di fronte alle ingerenze dei vari governi, pur sapendo che il green pass era illogico e che non poteva certo essere la “garanzia di ritrovarsi tra persone non contagiose”. Qui il documento: Risposta EMA
Avevamo già affrontato l’argomento nelle precedenti puntate qui e qui, ma in questa puntata seguiamo la conferenza stampa di questi europarlamentari.
Non solo EMA anche Aifa sapeva
Tra gli “scienziati” e i “medici” che hanno spinto per l’obbligo vaccinale, come dimenticare Bergoglio alias Papa Francesco? Il 10 gennaio 2022 proclamava: “I governi siano più decisi con l’obbligo vaccinale”. Che dire lo stile è sempre lo stesso, è uno stile chiaramente anticristico e contrario alla Parola di Dio, Gesù disse “Amerai il prossimo tuo come te stesso” e non in base a quante dosi si è fatto.
Landini ha presentato un emendamento per chiedere più assunzioni nella polizia locale affinché possano svolgere, udite, udite: «al fine di assicurare lo svolgimento dei controlli per il rispetto delle misure connesse al perdurare dell’emergenza da Covid-19 e le attività correlate alla fase post-emergenziale».
Le infezioni causate dalle mascherine iniziano a farsi sentire, come ampiamente preannunciato da quegli stessi medici sospesi e tacciati di essere dei complottisti.
L’ex direttore Aifa confessa: sapevano che non fermavano la trasmissione ma hanno comunque messo il green pass.
Lo Snap, il Sindacato Nazionale appartenenti Polizia, aveva già mosso, il 7 agosto, istanza di ostensione dei documenti relativi ai danneggiati da vaccino Covid tra le fila della Polizia di Stato. Il Ministero dell’Interno, però, non ha mai fornito né una risposta né i dati. E così ora il sindacato comunica di aver dato mandato al team legale di riferimento per l’invio di una diffida tesa all’ottenimento di quanto richiesto. Il Ministero degli Interni viene dunque diffidato sul tema dell’obbligo vaccinale e del diritto al lavoro. Gli agenti chiedono da tempo, e invano, i dati sui danni seguiti all’inoculazione obbligatoria (per poter lavorare) del siero Covid per gli appartenenti alle forze dell’ordine.
I malori improvvisi
Con le ultime dichiarazioni di Burioni su Djokovic, il televirologo continua la sua collezione di pessime figure. Continuano i malori improvvisi nei giovani atleti, ultimamente è morta una ginnasta di 16 anni perfettamente sana.
L’ente benefico Cardiac Risk in the Young stima che ogni settimana almeno 12 persone di età compresa tra 14 e 35 anni subiscono una morte cardiaca improvvisa – e 1 su 300 può portare la condizione.
Un importante patologo ha detto a questo programma che ritiene che tali cifre siano sottovalutate.
La madre di una giovane donna che è morta sta facendo una campagna per club sportivi di base per dare ai giovani atleti – che sono potenzialmente più a rischio – screening cardiaco obbligatorio da parte di specialisti.
il calciatore Raphael Dwamena è morto dopo essere stato colpito da un malore durante la partita tra l’Egnatia e il Partizani. L’attaccante, noto per la sua esperienza internazionale con la nazionale africana del Ghana, si è improvvisamente sentito male: il rapido tentativo di rianimazione sul terreno di gioco, purtroppo, non è servito. Dopo il trasporto in ospedale, Raphael Dwamena è deceduto, a soli 28 anni.
C’è poi chi Muore di Covid pochi giorni dopo la vaccinazione contro l’influenza.
Continua l’abuso di alcuni ospedali che negano il diritto alla cura se non si fa il tampone, in altre parole: no tampone, no operazione!
Infine un malore improvviso ha colto un autista mentre si trovava alla guida di un autobus, con il mezzo che ha improvvisamente sbandato e coinvolto altre auto in un incidente per fortuna senza conseguenze gravi.