Dopo la denuncia, Speranza e Magrini sono indagati per omicidio e altri pesanti reati che vanno dalla corruzione per l’esercizio della funzione (art. 318) alla corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio (319). Inoltre per le false dichiarazioni, la falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, la lesione personale e la somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica, oltre come detto all’omicidio.
Tra i firmatari figurano il “Comitato Ascoltami”, “Associazione Operatori di Sicurezza Associati-APS”, in sigla “OSA APS”, il “Sindacato finanzieri democratici (S.F.D.), Antonio Porto, Segretario Generale Provinciale Regionale Campania dell’O.S. Libertà e Sicurezza (LES) Polizia di Stato e Bianca Laura Granato, già Senatrice della Repubblica.
Oggi andiamo a vedere i dettagli della denuncia e il “giallo” della presunta richiesta di archiviazione per l’ex ministro della sanità Roberto Speranza.
Le precedenti denunce di Antonio Porto
Antonio Porto del Sindacato O.S.A. è uno dei firmatari.
O.S.A. Polizia è un sindacato che nasce dopo le sospensioni di migliaia di poliziotti, a seguito dell’obbligo vaccinale per la prevenzione dell’infezione da SarsCov-2 ed è formato da un gruppo di colleghi che si sono opposti a quell’obbligo.
Prima di arrivare alla denuncia Antonio Porto è stato sospeso dal servizio il 5 ottobre 2022, fino al 5 gennaio 2023 ed ha tutt’ora due procedimenti in corso Il primo riguarda il fatto che, in veste di sindacalista, nel gennaio 2022, ha reso dichiarazioni contro il presidente del Consiglio Draghi che ha imposto l’obbligo vaccinale che ha rifiutato per libera scelta tanto che è stato sospeso dal servizio per tre mesi fino a quando è stato tolto l’obbligo per le Forze dell’Ordine. La motivazione? Perché le sue dichiarazioni non erano “suffragate da veridicità sul presidente del Consiglio e sui membri dell’Esecutivo e del Parlamento”. Invece il presidente Draghi, alla fine del 2021, in conferenza stampa, aveva dichiarato che l’attuale situazione sanitaria in Italia era tutta colpa dei No Vax, e questo aveva profondamente indignato Antonio Porto che era intervenuto pubblicamente nella mia veste di sindacalista. Il secondo riguarda i post su Facebook dalla pagina LES.
Non è la prima volta che Antonio Porto sporge denuncia, infatti nel 2022 aveva già presentato due esposti, uno a Catanzaro e l’altro a Santa Maria Capua Vetere, dei quali si attende tutt’oggi l’esito.
Antonio Porto e O.S.A. denunciano da tempo i danni da vaccino e l’impennata di malori improvvisi tra le forze dell’ordine, per questo motivo, l’organizzazione sindacale ha chiesto di poter avere il numero degli appartenenti alla Polizia di Stato che sono venuti a mancare prima di essere collocati in quiescenza per sopraggiunti limiti di età̀, nel periodo dal 01 gennaio 2013 al 17 novembre 2023 e suddivisi per anno». Poi ci sono i malori improvvisi, premesso che per poter lavorare in Polizia bisogna essere di sana e robusta costituzione, che sono molto superiori agli anni pre vaccinazione di massa.
La denuncia a Magrini e Speranza
La denuncia a Magrini e Speranza prende spunto dall’inchiesta di Bergamo e a quella di “Fuori dal Coro” detta anche “Aifa Leaks”, per chi volesse approfondire ho dedicato 7 puntate a queste inchieste Trovate la prima puntata qui, la seconda qui, la terza qui, la quarta qui, la quinta qui, la sesta qui e la settima qui.
Moltissime le accuse contenute nella denuncia:
Le cinque autorizzazioni all’immissione in commercio di tali farmaci erano rilasciate successivamente all’impegno d’acquisto di ingenti forniture, l’ex Ministro della Salute Roberto Speranza era sin dall’inizio a conoscenza di tutto ciò che riguardava questi contratti ed i prodotti farmaceutici con essi acquistati. L’accesso alla documentazione contrattuale e contabile, richiesto da parte dell’Associazione Avvocati Liberi, è stato negato, come tante altre richieste in nome della trasparenza. Contrati che il DG di AIFA Nicola Magrini, che li avrebbe definiti contratti “capestro… scritti come una presa in giro per analfabeti con l’anello al naso”
i vaccini venduti erano contro la malattia COVID-19. Si tenga presente che il virus SARS-COV-2 è l’agente patogeno, cioè cosa ben diversa dalla COVID-1914, ossia la malattia eventualmente causata dal virus.
Dopo tre giorni dalla delega ricevuta dal parlamento, in data 2.1.2021 il Ministero della Salute, in concerto con AIFA indicava i vaccini quali prodotti utili allo scopo del piano di prevenzione dalle infezioni da Sars-Cov.2 proprio i “vaccini” contro la malattia COVID-19.
L’obbligo (ma anche la raccomandazione) veniva imposto senza procedimentalizzare esami e controlli volti alla verifica controindicazioni soggettive all’assunzione del farmaco. Poi la denuncia contiene le frasi incommentabile emerse dalle chat, dalle mail e dalle telefonate.
Le frasi incriminate nella denuncia
“ATTENZIONE, i pazienti fragili rientrano tra le popolazioni NON studiate”
“…i vaccini in uso hanno dimostrato una elevata efficacia” (epurata dall’Agenzia perché NON esistevano studi scientifici o preclinici su tale campione di popolazione in ordine alla effettiva idoneità del farmaco a proteggere i fragili dalla infezione dal virus Sars-Cov.2)
“è meglio non stuzzicare il can che dorme e quindi per ora non si esce con niente”
La volontà di nascondere il fallimento vaccinale (molti vaccini non sviluppano anticorpi).
Se vogliamo sopravvivere occorre imparare a non rispondere”
La volontà di non considerare il progetto Vigicovid e quindi di bloccare la vigilanza attiva sui vaccinati.
La decisione di somministrare il vaccino Pfizer ai bambini italiani di fascia di età da 6 mesi a 12 anni, nonostante l’assenza dei necessari studi clinici preventivi.
La vaccinazione alle donne incinte in mancanza di appositi studi. L’alterazione dei rapporti di farmacovigilanza mediante omissione di dati rilevanti ai fini della vaccinazione dei neonati allattati dalla madre (Su 11 segnalazioni si sarebbero ammalati e stati male ben 9 bambini allattati al seno da madre vaccinata).
L’omissione dei dati sulle reazioni avverse e il tentativo di nasconderle. Autopsie non acquisite, il tentativo di bloccare il ritiro preventivo del lotto Astrazeneca dopo la morte di Paternò.
La mancata acquisizione degli Psur, i certificati di sicurezza intermedi obbligatori per confermare l’efficacia e la sicurezza.
La scadenza prolungata con l’apposizione di una nuova etichetta.
La terza e quarta dose e la vaccinazione eterologa, non previste nelle schede tecniche dei farmaci.
Fino all’emblematica affermazione di Magrini “Così si uccide il vaccino”.
Nella denuncia si trova questo e tanto altro, per quanto riguarda la presunta richiesta di archiviazione per Speranza, al momento non c’è nessuna conferma ufficiale, le parti denuncianti non hanno ricevuto nessuna comunicazione al riguardo.