Ennesimo femminicidio che scuote l’Italia: sono 105 le donne uccise fino ad oggi; aumentano i casi tra gli under 30
Ospite in collegamento avv. Licia D’Amico, co-fondatrice e coordinatrice dell’area legale dell’ass. “Insieme a Marianna APS”
Ancora una donna, giovanissima, perde la vita per mano di chi diceva di amarla. Sono 105 le donne uccise dall’inizio dell’anno ad oggi da mariti, fidanzati, ex partner o famigliari. Una vera e propria scia di sangue che non accenna a fermarsi e mentre c’è chi si interroga su dove e come intervenire questi numeri restano e generano uno sconforto incredibile in chi resta. E non c’è solo sconforto, c’è anche paura.
“Parliamo di un numero terrificante – ha sottolineato l’avv. Licia D’Amico – è necessario intervenire quanto prima soprattutto a livello istituzionale. Le donne che hanno anche il minimo sentore che ci sia qualcosa di anomalo devono denunciare, devono parlare. Qui si rischia la vita anche con chi non ci aspetteremmo mai, ed è dunque fondamentale non ignorare alcun tipo di segnale, anche quelli che potrebbero sembrarci banali”.
Giustizia e istituzioni che però non sempre ci assicurano di essere effettivamente al sicuro: anche le donne che trovano il coraggio di denunciare rischiano di essere uccise, allora come intervenire? “La nostra associazione, Insieme a Marianna APS, prende proprio il nome da Marianna Manduca – ha spiegato ancora la D’Amico – una donna uccisa che aveva presentato innumerevoli denunce e dunque è vero, non sempre siamo al sicuro. Ma ci sono associazioni come la nostra, famigliari, amici, chiunque possa aiutarci non va sottovalutato”.
Intanto si discute su una nuova legge e arriva la risposta della Premier Meloni alla Schlein: “Lavorare insieme? Lo stiamo già facendo”. La segretaria dem, nello specifico, ha proposto di approvare insieme alla maggioranza una legge che introduca l’educazione all’affettività nelle scuole. Valditara dice che è al lavoro, ma l’esecutivo punta sull’aumento delle pene.