Non solo Roma con Elisa Mariani – Puntata di Giovedì 9 Novembre 2023
Amianto e malattie respiratorie tra sentenze e risarcimenti : è ancora emergenza?
Ospite in collegamento Ezio Bonanni, Presidente “Osservatorio Nazionale Amianto”
C’è un quartiere nella periferia della Capitale, Colle del Sole, tra Corviale e il Trullo, dove cittadini esasperati chiedono risposte e interventi da ben 10 anni. Siamo nell’XI Municipio e qui, tra le palazzine anni ’50 e il verde, ci sono ancora tre grandi capannoni in forte stato di abbandono: tetti rotti, degrado, rifiuti di ogni genere.
Ma il vero problema è (anche) un altro: la presenza di amianto, sostanza tossica vietata per legge che, con tutta probabilità, qui non è mai stata bonificata. La prima segnalazione dei cittadini risale al 2013, cittadini che si dicono ora “terrorizzati anche a respirare”. Ci sono le testimonianze di persone con casi di tumore tra più componenti della propria famiglia, altri a cui è stato consigliato di cambiare casa.
Possiamo parlare di allarme? “Il termine non è propriamente corretto – ha spiegato Ezio Bonanni – dobbiamo considerare tanti fattori: la zona dove è presente l’amianto, la quantità e soprattutto lo stato di salute di chi viene a contatto con questo materiale. Ma il punto centrale è un altro: dove c’è amianto c’è morte, c’è epidemia.
Questo è ciò che dovrebbero capire le istituzioni e impegnarsi in una campagna di bonifica; si pensa erroneamente che non sia un problema attuale e invece lo è eccome: gli effetti di questo prodotto cancerogeno si vedono a lungo termine e ne risentirà tutto il sistema.
Ci sono ancora scuole, ospedali, strutture pubbliche costruite con l’amianto che devono essere bonificate. I fondi del Pnrr potrebbero essere investiti anche per questo”.
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Intanto, il 23 novembre prossimo, presso la Sala Tevere della Regione Lazio si terrà il Convegno organizzato proprio da Ona: “Amianto e Uranio, in guerra e in pace. Ricchezza e povertà dall’energia alla salute”. Un’occasione per parlare non solo degli effetti devastanti e deleteri dell’amianto, ma anche di altre sostanze fortemente cancerogene su cui si punta poco l’attenzione.
La dignità va esibita con fierezza: donne che non si sentono abbastanza
Ospite in collegamento Cinzia Giorgio, direttrice di “Pink Magazine Italia”
La dignità è un concetto astratto? Come sempre partiamo dalle basi: secondo il dizionario Treccani la dignità è la condizione di nobiltà morale in cui una persona è posta dal suo grado, dalle sue intrinseche qualità, e dal rispetto che per tale condizione le è dovuto e che deve a sé stessa. Quindi amor proprio, decoro, onore, elevatezza.
Tutto chiaro. In teoria siamo tutti bravi a sfoggiare una presunta “elevatezza”, ma poi arriva l’amore, o ciò che crediamo amore, a ribaltare il tavolo.
E arrivano nella redazione di Pink Magazine Italia lettere (che riportiamo in parte e ovviamente in forma anonima) come queste: “Mi dà appuntamenti poi all’ultimo disdice, sparisce per giorni poi ricompare come se niente fosse. Ovviamente ha famiglia, moglie e figli, e quella famiglia non sono io”; “Non ero tra le sue priorità, e io avrei tanto voluto lasciarlo, ma alla fine lo ha fatto lui, spezzandomi il cuore”.
La dignità è un concetto chiaramente universale. Perché si resta invischiate in relazioni sbagliate? Perché ci si ferisce di proposito? Non è solo una questione di “uomini sbagliati”. Non è perché si incontrano narcisisti patologici. No, la verità è più profonda.
Ma non siamo qui per svelare il segreto, siamo qui per capire quali meccanismi scattino nel cervello di donne intelligenti, belle e piene di vita, che le portino a scegliere un partner sbagliato. Ad accettare tradimenti, scuse improponibili, mancanza di rispetto.
Troppo spesso le donne non reagiscono non solo al tradimento, ma anche alla loro lesa dignità per paura di restare sole, di non avere alternative. Non è così, e troppo spesso a decidere di chiudere non siamo noi donne. Non va bene. L’obiezione che spesso viene rivolta a psicologi e terapisti è: io davvero non ho dove andare e cosa fare, per questo resto.
Eppure una vita prima di lui (o lei) tu l’avevi. Quindi puoi farne a meno. Ammettiamolo, a volte non si può lasciare una casa o un partner, per ragioni anche economiche. Sappiate però che il traditore potrebbe e dovrebbe pagare se si dimostra che il tradimento è la causa del divorzio. Chiedete a un qualsiasi avvocato matrimonialista (leggi qui).
Ma sappiate anche che la dignità passa attraverso la nostra indipendenza economica. Vi fa orrore? Non dovrebbe. Perché è così. Concentrarsi su di sé, rendersi economicamente indipendenti, fare cose che ci piacciono è la chiave di tutto. È la strada per recuperare la nostra dignità: c’è, non l’abbiamo perduta, ma solo trascurata.
La vita è una sola e al mattino guardandoci allo specchio dobbiamo essere sempre fiere di noi. Questa è la dignità che va esibita con fierezza: amarci.
Il vero volto di un caregiver
Una diagnosi di tumore o di qualunque altra malattia fortemente invalidante, si abbatte con la forza di uno tsunami sul paziente e sulla famiglia. Inevitabilmente, un familiare si ritroverà a prendersi cura del proprio caro malato a titolo totalmente gratuito.
È così che nasce la figura del caregiver, una persona molto spessa lontana dall’ambiente sanitario a cui viene “richiesto” di diventare infermiere, OSS, psicologo e tutore del malato.
Le mansioni di una figura come questa sono molteplici e vanno dall’assistenza diretta (lavare, vestire, cucinare), alla sorveglianza nel caso si abbia una persona obbligata a stare a letto, dalle questioni amministrative e burocratiche, all’accompagnamento a visite in centri e strutture specifiche.
Se in Europa la figura del caregiver viene considerata importante e viene supportata maggiormente, in Italia questa figura ancora non viene riconosciuta del tutto o, perlomeno non viene affiancata ad un vero e proprio supporto psicologico. Questo perché, non è solo il malato ad avere bisogno ma anche e, soprattutto, il caregiver. Questo è il vero volto di un caregiver.
Chi si trasforma in caregiver a poco a poco dimentica sé stesso perché di tempo per sé non ne ha. Chi ha la responsabilità di un malato, soprattutto oncologico, ha di fronte una montagna enorme da superare. Il caregiver non è solo chi si occupa della parte pratica e assistenziale in casa ma diventa, anche, una sorta di “psicologo” e unico punto di riferimento.
Molti vedono i caregiver come figure mitologiche dalle mille risorse, quelli che sanno sempre cosa fare e quando fare determinate cose. Ma nessuno insegna loro come farlo. Ed è qui che entra in gioco la resilienza che, come possiamo ben immaginare, non è uguale per tutti. C’è chi resiste fino alla fine e chi cede lungo il percorso.
Il più delle volte, il caregiver assiste persone che non ce la faranno e chiaramente questo provoca un dissesto psicologico importante. Per questo andrebbe seguito parallelamente con il percorso di assistenza. Se il malato viene sconfitto dalla malattia ci sono delle implicazioni psicologiche nel caregiver.
Può succedere che, all’annientamento della propria vita subentri anche un senso di colpa che porta con sé molte domande: Ho fatto quello che dovevo? Non ho fatto abbastanza? E se avessi preso decisioni diverse?
Questa figura vive la malattia insieme al malato e un po’ la fa sua. Dover accettare la morte, dipende dai casi ovviamente, comporta mettersi in discussione e avere la sensazione di aver fallito. Per tutti questi motivi, la sanità italiana come di qualunque altro paese non può non vedere questo esercito silenzioso di persone che cercano, nei pochi modi che conoscono, di salvare i loro familiari.
Accettare una sconfitta così non è semplice, ripartire non lo è altrettanto. Bisogna recuperare una quotidianità perduta e, a volte, anche dimenticata, lottare con lo stress che arriva a saldare il conto. C’è bisogno di aiuto psicologico sin da subito, dall’inizio del percorso per imparare a gestire le emozioni, il dolore, lo stress e tutto ciò che una situazione del genere comporta.
Leggi anche: In Italia 14 mln di over 65, sempre più importante ruolo del caregiver
Ecosostenibilità e second hand: una tendenza che spopola
Capi firmati, sì o no? Vestire bene non sempre costa. Non dobbiamo per forza indossare abiti di grandi Maison per essere eleganti. Si può essere impeccabili, infatti, anche comprando gli abiti sulle bancarelle. Ma si può fare anche altro, comprare capi firmati, di alta qualità, ma di seconda mano.
Tra l’altro comprare abiti usati contribuisce davvero a diminuire la quantità di prodotti che vengono gettati nelle discariche. In fortissimo aumento a causa del fast fashion che porta ad acquisti “compulsivi”.
Il valore del mercato mondiale della moda di seconda mano si aggira intorno ai 4 miliardi di euro e solo l’Italia raccoglie intorno alle 150 mila tonnellate ogni anno di abiti usati.
Non vi parliamo di proposito di eBay, Vinted, Shpock, Wallapop e di tutti i siti che vendono usato di ogni tipo, solo perché non garantiscono l’autenticità dei capi. Vediamo invece dove e come acquistare capi firmati autentici e certificati.
Domenica 19 novembre 2023 torna la “Rome 21k-Ford Mustang Mach-E”: la mezza maratona nel cuore della capitale
Ospite in collegamento Gianluca Calfapietra, presidente del Forhans Team
Domenica 19 novembre 2023 torna per tutti gli amanti del running la Rome 21K-Ford Mustang Mach-E, l’ormai storica mezza maratona, organizzata da Forhans Team, giunta alla decima edizione.
Quest’anno gli organizzatori, di concerto con Roma Capitale, hanno studiato un percorso, particolarmente suggestivo e caro ai podisti, che si snoderà intorno al Villaggio Olimpico, nel cuore del quartiere più ‘sportivo’ della Capitaletoccando l’area dell’Acqua Acetosa, del Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano e dello Stadio Flaminio, ma che attraverserà anche le strade del Centro Storico, passando per Via del Corso, Via del Babuino, Via del Tritone, Via del Teatro Marcello.
Oltre alla tradizionale distanza di 21,097 km, si potrà correre la 10 km su un percorso veloce e scorrevole che ricalca in parte quello della mezza maratona.
Prevista la partecipazione oltre 2.500 runners per la 21 km, e di circa 1.400 per la 10 km, con la presenza di un gran numero di atleti provenienti da tutta Italia e dall’estero i quali, nonostante lo spostamento di data, non hanno voluto rinunciare a correre nella città più bella del mondo.
La partenza è fissata alle 8.30 per la mezza maratona, mentre alle 9.10 prenderanno il via i partecipanti alla 10 km e alla 10 km Fun (aperta a tutti). La linea di partenza ed arrivo di entrambe le prove sarà in Viale della XVII Olimpiade, a due passi dall’Auditorium Parco della Musica.
La Rome 21K-Ford Mustang Mach-E, come nella scorsa edizione, per volontà della Fidal Lazio, sarà valida per l’assegnazione del titolo di Campione Regionale di Mezza Maratona Fidal Lazio – Assoluto (1, 2 e 3 M e F) e di Categoria (Junior e Promesse M e F) e di Campione Regionale sulla 10 km – Assoluto (1, 2 e 3 M e F) e di Categoria (Junior e Promesse M e F)
Fra i tanti runners che saranno al via anche il Campione Olimpico di nuoto a Sydney 2000, Massimiliano Rosolino, poliedrico atleta, diventato oggi personaggio televisivo grazie alla partecipazione a numerose trasmissioni, protagonista di Ballando con le Stelle, ed Ambassador di Sport e Salute, che da qualche tempo ha scoperto la passione per il running.
Nel contesto della Rome 21K-Ford Mustang Mach-E anche la gara riservata alle Pink Ambassador di Fondazione Umberto Veronesi che sarà valida come tappa finale e conclusiva dell’edizione 2023. Alla prova è prevista la partecipazione di numerose donne che hanno affrontato e superato un tumore femminile (seno, utero, ovaie) e che si allenano regolarmente nell’ambito del Progetto Pink is good di Fondazione Umberto Veronesi.
La Fondazione avrà un suo stand all’interno del Villaggio della Rome 21 k dove, oltre a parlare di prevenzione, ci sarà la possibilità di contribuire alla raccolta fondi per a favore della ricerca scientifica sui tumori femminili.
Per chi volesse contribuire può informarsi e donare al seguente link: https://insieme.fondazioneveronesi.it/campaign/barbara-buonomo-pink-ambassador-2/#DonaConMe.
Le iscrizioni alla Rome 21K-Ford Mustang Mach-E si chiuderanno improrogabilmente alle 24.00 di venerdì 10 novembre. Per iscrizioni https://www.icron.it/newgo/#/evento/20232580