“Covid: verità e libertà negate”: l’inchiesta di Mariano Amici
“Covid: verità e libertà negate” è un libro d’inchiesta che smaschera tutte le bufale e i crimini commessi nella gestione dell’emergenza sanitaria. Lo ha scritto Mariano Amici, il medico di base che ha sempre curato e guarito tutti i suoi pazienti e che ha osato sfidare la propaganda del pensiero unico che presentava il Covid come una nuova peste e il vaccino come unica soluzione.
Vaccini inefficaci e insicuri e cure negate
Mariano Amici, ospite in una trasmissione di La7, disse di non aver registrato nemmeno un decesso per Covid tra i suoi assistiti. A questa sua affermazione inconfutabile, l’allora vice-ministro della Salute, Pierpaolo Sileri reagì chiedendo in diretta tv la radiazione del dottor Amici. Come era prevedibile, a distanza di tempo, molte delle affermazioni di Mariano Amici si sono rivelate vere e quindi profetiche.
I cosiddetti vaccini anti Covid non hanno immunizzato le persone, non hanno impedito la diffusione dei contagi. Non sono stati quindi efficaci e nemmeno sicuri. A Camelot facciamo luce su tutti i punti oscuri della gestione politica dell’emergenza sanitaria e ricostruiamo la vera storia della cosiddetta pandemia.
Perché hanno fatto terrore?
Perché hanno spevantato la popolazione raccontando in tv il Covid come una terribile malattia incurabile? Perché hanno ostacolato le cure efficaci e parlato di “paracetamolo e vigile attesa“, un protocollo che determinava soltanto l’aggravamento dei sintomi e l’aumento dei ricoveri ospedalieri?
L’unica spiegazione logia possibile è che questo terrore e i morti servivano per spingere la campagna di vaccinazione di massa. Senza terrore, la massa di persone non sarebbe stata portata negli hub vaccinali.
La correlazione tra decessi e vaccinazione antinfluenzale
C’è poi uno dei punti più oscuri: quello della correllazione tra vaccinazione antinfluenzale e Covid-19. Come mai si è registrato un aumento dei decessi proprio in quelle regioni in cui la percentuale di persone vaccinate contro l’influenza era maggiore? Secondo il dottor Amici “bisogna guardare i fatti: nella bergamasca la percentuale di vaccinati contro l’influenza era più alta e i morti sono stati maggiori“. Perché? “Al momento della vaccinazione antinfluenzale il soggetto vaccinato è più debole, perché in Italia, dopo la vaccinazione, non si fa osservare al paziente la quarantena necessaria“. “In una fase in cui l’organismo sta lottando per produrre anticorpi è più debole e se incontra un nuovo virus, la persona rischia di morire per un sistema immunitario che è in una condizione più deficitaria“.
Il silenzio della magistratura e il ruolo dell’informazione
Su questo e su tanti punti la magistratura è ancora silente e non fa chiarezza. “Gli argomenti di questo libro dovrebbero essere oggetto di indagine”. Secondo il dottor Amici è necessario “continuare a far maturare le coscienze attraverso un’informazione libera“, al servizio dei cittadini e non di interessi politici o economici delle multinazionali.
La storia di Luciano, morto in ospedale a causa di cure negate ed errate
Alla Tavola Rotonda di Camelot interviene anche Maria Grazia Evangelisti per raccontare la storia suo marito Luciano, vittima di cure negate. Luciano Perdezoli non venne curato in maniera tempestiva e le sue condizioni peggiorano in ospedale, dove addirittura gli vennero somministrati ansiolitici e morfina. Secondo la moglie e i periti di parte questi farmaci hanno procurato la morte del marito. Il pubblico ministero ha archiaviato il caso, ma Maria Grazia Evangelisti pretende verità e giustizia per sé e per tutte le vittime di cure sbagliate.