Tecnologia e smartphone: quali sono i rischi e le opportunità per l’età evolutiva? Arriva il progetto “Custodi digitali”: i pediatri diventano protagonisti
Ospite in collegamento dott. Marco Grollo, referente del progetto “Custodi digitali”
Evitare l’uso dei device digitali quando si allatta; non utilizzare a tavola schermi di vario tipo e lasciarli fuori dalla camera da letto; limitare il tempo di esposizione a non più di un’ora al giorno sotto i sei anni di età; utilizzare i media digitali come strumenti per attività creative condivise con i figli (foto, video, giochi) e non solo come baby-sitter digitali; ritardare la consegna di uno smartphone personale almeno fino alla scuola secondaria di secondo grado.
Sono queste alcune delle indicazioni di CUSTODI DIGITALI, un progetto di educazione digitale familiare dalla nascita, nel quale i pediatri di famiglia assumono un ruolo centrale per fornire ai genitori informazioni e indicazioni sul corretto utilizzo dei dispositivi digitali da parte dei più piccoli.
Dopo tre anni di sperimentazione in studio di materiali dedicati viene proposto un corso di formazione di base per dare ai pediatri di tutta Italia gli strumenti utili per accompagnare i genitori e promuovere un uso attivo e consapevole delle nuove tecnologie.
La proposta formativa è promossa da MEC (Associazione Media Comunità APS), SICuPP (Società Italiana delle Cure Primarie Pediatriche) e Università degli Studi di Milano-Bicocca in collaborazione con i pediatri di famiglia del Friuli-Venezia Giulia, si terrà on-line in modalità a-sincrona.
Gli schermi digitali fanno parte dell’ambiente di vita del bambino dalla nascita. Nella nostra società gli schermi sono presenti nel 98% delle case in cui vive un bambino al di sotto degli otto anni di età; in Italia il 30% dei genitori dichiara di utilizzare i device digitali per calmare i bambini durante il primo anno di vita e il 70% durante il secondo; l’80% dei bambini dai 3 ai 5 anni usa lo smartphone dei genitori; tutte le indagini internazionali documentano un aumento costante dell’utilizzo dei dispositivi nella prima infanzia.
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Gli schermi digitali sono arrivati nella fascia 0/6 anni in modo sempre più evidente. Gli studi documentano come i genitori che usano spesso lo smartphone sono meno reattivi nei confronti dei figli piccoli, con effetti sulle relazioni mamma-bambino e un forte impatto sulla regolazione emotiva dei piccoli e sulla qualità della comunicazione espressivo-emotiva.
I temi centrali sviluppati nel corso dunque sono i seguenti: le opportunità e rischi degli schermi digitali in età evolutiva; l’impatto dell’uso degli schermi sullo sviluppo del cervello; il benessere digitale; il pediatra e l’educazione digitale in studio: quali suggerimenti per i genitori, anche nella scelta dei contenuti adatti alle diverse fasce di età (cartoni animati, videogiochi, app educative).
Il corso di formazione comprende materiali da utilizzare in studio con i genitori: schede per genitori per le diverse fasce di età, una guida sull’educazione digitale dalla nascita, una guida per genitori. I pediatri sono invitati a sperimentare questi materiali con i genitori e a discutere poi l’andamento della sperimentazione in alcuni incontri di monitoraggio e confronto. Al lavoro svolto in studio dai pediatri si affiancherà un’attività di ricerca del centro ‘Benessere Digitale’ dell’Università Milano-Bicocca, in fase di progettazione.
Il pediatra di famiglia ha in questo progetto il fondamentale compito di dare ai genitori informazioni e indicazioni sul corretto utilizzo dei dispositivi digitali, introducendo questo nuovo argomento tra quelli trattati nel corso dei bilanci di salute, e consegnando loro delle schede che contengono consigli e indicazioni specifiche per una corretta gestione dei media digitali per sei diverse fasce di età: 0-6 mesi, 6-12 mesi, 1-2 anni, 3-6 anni, 6-10 anni e 11-14 anni.