LA CRISI ABITATIVA CONTINUA AD INFLIGGERE ROMA TRA STUDENTI ANCORA SUL PIEDI DI GUERRA E NUMERI PREOCCUPANTI
Ospite in collegamento Silvia Paoluzzi, Segretaria Nazionale Unione Inquilini
Nella Capitale continua a tenere banco l’emergenza abitativa: tra canoni di locazione alle stelle, proliferare di “affitti brevi”, mancati finanziamenti e costo della vita tra i più alti d’Italia, vivere a Roma diventa sempre più difficile (se non impossibile).
A pagare le spese più alte sono chiaramente le famiglie più fragili e gli studenti: le proteste degli universitari sono ormai oggetto di discussione tra le fila delle istituzioni e, nonostante si cerchi di trovare una quadra, pare che il problema non riesca ad essere risolto.
C’è anche la questione legata agli sfratti: secondo gli ultimi numeri, a Roma si concentra l’80% dei provvedimenti con ripercussioni evidenti su tanti fronti; sfratti che avvengono, a causa della morosità.
“Parliamo non tanto di emergenza, quanto di problema strutturale che infligge la Capitale da anni e anni – ha sottolineato Silvia Paoluzzi – non soltanto non c’è stato un intervento decisivo da parte delle istituzioni, ma i numeri ci dimostrano che le cose stanno peggiorando. Abbiamo centinaia di famiglie che ogni mese vengono letteralmente buttate in strada, senza alcuna alternativa. Quelli che pagano il prezzo più caro sono sicuramente i più fragili: ora senza il reddito di cittadinanza che garantiva sui 200 euro la copertura per l’abitazione, molte famiglie si trovano davvero in una situazione drammatica”.
Ma anche gli studenti certamente non se la passano meglio: “A questi giovani deve essere garantito il diritto allo studio, ma senza una casa come possono studiare? La Regione, lo Stato, le istituzioni devono loro delle risposte che continuano a tardare. Gli immobili ci sono, basta velocizzare la burocrazia e far ripartire questa macchina: ne beneficeranno i giovani ma anche il sistema in toto”.