Martedì 10 ottobre i tassisti tornano a scioperare con una manifestazione nazionale contro il decreto Asset, varato lo scorso agosto dal governo con lo scopo di offrire nuovi strumenti per la tutela dei consumatori e nuove regole per le attività economiche e finanziarie e gli investimenti strategici.
Il provvedimento, approvato alla Camera con 155 voti a favore e immediatamente convertito in legge perché non ci sono state modifiche rispetto al testo già approvato dal Senato, concede il via libera alla liberalizzazione di nuove licenze scardinando un blocco che per decenni era diventato oggetto di scontro acceso con i sindacati di categoria: per la prima volta i Comuni avranno più facilità a rilasciare nuove licenze, necessarie soprattutto nelle grandi città e in quelle sedi di aeroporti particolarmente trafficati. La decisione è arrivata dopo un lungo confronto parlamentare con oltre 60 Comuni italiani, che da tempo chiedevano più auto bianche in servizio.
Il decreto prova mettere un argine alla storica carenza di taxi, soprattutto nei comuni capoluogo di regione, sedi di città metropolitana o di aeroporto: qui le amministrazioni comunali potranno aumentare le licenze fino al 20% in più rispetto a quelle già rilasciate, attraverso uno speciale concorso straordinario e a procedure molto più snelle sul fronte burocratico. Le amministrazioni comunali non dovranno chiedere ulteriori pareri per indire i concorsi, salvo la congruità del prezzo alla Autorità dei trasporti, con il principio del silenzio assenso in un massimo di 15 giorni. Un’altra novità concessa ai comuni è la possibilità di rilasciare concessioni aggiuntive a chi è già titolare di licenza taxi o noleggio con conducente: sarà una sorta di deroga che le amministrazioni potranno applicare nei casi di aumento straordinario della richiesta in coincidenza di grandi eventi o flussi turistici superiori alla media stagionale, come potrebbe accadere a Roma in occasione del Giubileo 2025 e dell’Expo 2030 e, nel nord Italia, per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Si tratta però di licenze temporanee: saranno temporanee o stagionali, con possibilità per 2 anni al massimo.
Il decreto Asset, poi, introduce anche una novità già sperimentata, ma con tiepido successo, a Roma: la doppia guida. Con il provvedimento governativo cambiano le procedure per accedere a questa opzione che, di solito, permette l’aumento delle ore di servizio tramite l’alternarsi al volante di più autisti, talvolta anche delle stesso nucleo familiare. Il provvedimento varato dal Governo in agosto prevede che ora per attivare la doppia guida i sarà sufficiente una comunicazione: i beneficiari, anche a titolo oneroso, possono affidarle a terzi, che siano però in possesso di certificato di abilitazione professionale e iscrizione al ruolo di conducenti di veicoli o natanti adibiti ad autoservizi pubblici non di linea; la sostituzione alla guida può avvenire autonomamente nell’ambito orario del turno integrativo o nell’orario del turno assegnato.
Infine alche qualche soldo in più tramite gli incentivi auto: raddoppiano infatti gli aiuti per l’acquisto di veicoli a basso livello di emissioni destinati a servizio taxi e all’attività di noleggio con conducente.
I sindacati di categoria però contestano il provvedimento e hanno proclamato uno sciopero generale per martedì prossimo: per quale motivo? In questa puntata di Extra, Claudio Micalizio ne parla con Riccardo Cacchione, coordinatore nazionale USB-TAXI.