“DANCE 4 INCLUSION”: L’ASSOCIAZIONE RéTRO CI RIPORTA NEGLI ANNI ’30 CON IL BALLO
Ospite in collegamento Valeria Graziussi, associazione Rétro
Che il ballo sia uno degli sport che meglio contribuisce al concetto di inclusione, di gioco di squadra è ormai ben risaputo da anni. Ebbene, c’è una bellissima realtà che ci riporta negli anni ’30 proprio attraverso il ritmo e lo swing.
L’obiettivo è ovviamente l’inclusione, favorire la socialità e il benessere collettivo e parliamo di un progetto che è in piedi da anni riscuotendo un incredibile consenso.
“Un progetto che nasce con l’obiettivo di favorire la socialità e il contatto – ha spiegato Valeria Graziussi – perché parliamo di un ballo, lo swing anni ’30, che costringe in un certo senso ad avere un contatto con l’altra persona. La scelta di questa tipologia di ballo però, non è casuale: negli anni in cui nasce c’era la lotta contro il razzismo ed è proprio quello che vorremmo trasmettere: unione e coesione tra culture ed identità diverse”.
Tutte le informazioni per partecipare alle sessioni o unirsi al gruppo sono sul sito internet dell’associazione Rétro.