Non solo Roma con Elisa Mariani – Puntata di Martedì 26 Settembre 2023
EMERGENZA OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA, PRODUZIONE IN CALO E SCORTE IN ESAURIMENTO
Ospite in collegamento Antonio Balenzano, Direttore “Associazione Città dell’Olio”
Che il settore olivicolo stia affrontando un periodo di crisi profonda non è certo una novità, la stagione 2022/23 ha registrato numeri davvero negativi gettando sconforto nei maggiori produttori. Ma a quanto pare, il 2023/24 potrebbe anche andare peggio: l’andamento climatico sfavorevole, la piaga della Xylella e l’aumento dei costi potrebbe portare ad un ulteriore calo della produzione. Gli esperti lanciano l’allarme: “Per marxo potrebbero finire le scorte”.
C’è la Spagna, al momento maggiore produttore mondiale di olio extra vergine d’oliva, che ha registrato una diminuzione del 50% e poi l’Italia che si attesta a -26%. Dunque è davvero preoccupante la situazione? Cosa aspettarsi?
“Una situazione indubbiamente allarmante – ha spiegato Antonio Balenzano – la produzione è effettivamente calata, c’è piolo olio e quello che troviamo nei supermercati e punti vendita ha ovviamente un costo elevato. Ma bisogna tornare a puntare l’attenzione sul valore di questo prodotto: è strategico non solo per la nostra economia, ma anche per la nostra salute: è ancora troppo sottovalutato il fatto che l’olio ha un potere incredibile per il nostro organismo, senza considerare che è un ingrediente essenziale per la dieta Mediterranea”.
E allora da dove ripartire? “È essenziale secondo il nostro punto di vista combattere l’abbandono degli oliveti – ha spiegato Balenzano – una vera e propria piaga in moltissime aree della nostra penisola. Indubbiamente ci sono luoghi impervi dove coltivare l’ulivo è difficile e dispendioso, ma è altrettanto importante capire il valore che se ne ricava non solo per il singolo cittadino, ma per l’intera comunità. In questo le istituzioni dovrebbero intervenire, sostenendo innanzitutto il settore con degli interventi strategici”.
A ROMA NASCE IL VENTURE BUILDING CHE RADDOPPIA IL FUTURO DELLE STARTUP E COSTRUISCE STORIE DI SUCCESSO
Ospite in collegamento Roberto Macina, co-founder di WDA
Parte da Roma con WDA- The Co-Founder You Need- la rivoluzione italiana del venture building, il modello internazionale di sviluppo delle startup che negli ultimi anni ha fatto decollare in tutto il mondo migliaia di realtà imprenditoriali rendendo solide idee di business destinate a mercati profondamente diversi per tipologia.
Fondato a Roma nel gennaio del 2021 da Roberto Macina e Mario Costanzo, WDA – la cui tagline è The Co-Founder You Need – è la realtà dal know-how innovativo che supporta le startup digitali intervenendo proattivamente in tutte le fasi di vita aziendale, dall’analisi iniziale ai vari step di crescita fino all’exit, ovvero la cessione che realizza il profitto sperato. A fare la differenza, nell’azione delventure builder romano, sono proprio l’approccio e l’expertise: nella fase delicata e strategica dell’execution – quella in cui una newco pianifica e mette a terra l’attività d’impresa – WDA affianca alla startup un profondo conoscitore del mercato e delle sue dinamiche (il cosiddetto originator). Il lavoro congiunto che si instaura con l’originator, che è colui che si affida in prima battuta a WDA, assicura una messa a terra veloce, capace di portare innovazione sul mercato.
Dopo trenta mesi di attività, i primi numeri danno già ragione a WDA, che ha lanciato sul mercato tre startup: tutte hanno ricevuto investimenti importanti e generato indici di perfomance eccellenti. In particolare: per Profit Farm, piattaforma di lending crowdfunding che permette ai singoli risparmiatori di finanziare operazione di acquisto credito (NPLs) generando rendite più che interessanti.L’azione di WDA ha permesso di raccogliere 8 milioni di euro in 42 deal con un tasso medio del7% di interesseper Starcks, piattaforma 3.0 pensata per la creazione di Star Player Token, le monete digitali dedicate alle Star del calcio, WDA ha dimostrato in sei mesi la validità dell’idea di business portando a mercato la startup con 10mila utenti registrati, 3000 utenti attivi e 600 mila euro di Token venduti. Anche le metriche generate per Prime Tutor, piattaforma software proprietaria nell’ambito dell’edtech per l’automazione e la fruizione dei sistemi di formazione, si stanno rivelando eccellenti grazie al contributo del venture builder romano.
Ma che cosa è un venture builder? Al contrario dei più tradizionali incubatori e acceleratori di startup, il venture builder è un soggetto attivo, che partecipa alla creazione e al lancio della startup mettendo a disposizione la propria esperienza diretta sul campo. “Il venture builder assume un ruolo attivo nella creazione e crescita delle startup, prevedendo che sia il team stesso a costruire e a gestire la newco sotto ogni aspetto”, spiega Macina. “L’idea alla base del nostro operato è quella di fornire un supporto completo ai fondatori di startup: piuttosto che dover affrontare da soli tutte le sfide, gli stessi possono contare su un team di professionisti che li sostiene e ne condivide la visione”. Un venture builder è dunque un’organizzazione che assembla startup in serie come una vera e propria fabbrica. I suoi focus solo la velocità, l’efficienza e la scalabilità. Il metodo di lavoro di un venture buildersegue pertanto un processo strutturato e focalizzato sull’identificazione delle opportunità, lo sviluppo del modello di business e la scalabilità delle nuove imprese. Ed è il metodo migliore che, in maniera comprovata, aiuta le startup a superare i limiti tradizionali dovuti a una cultura aziendale conservatrice, alla mancanza di esperienza e di competenze imprenditoriali, oltre che, ovviamente, di risorse.
Sebbene il venture building rappresenti un modello di sviluppo sempre più citato a livello internazionale, in Italia è ancora poco diffuso. “Proprio perché rappresenta nel nostro Paese la nuova frontiera dello sviluppo delle startup” – spiega Macina – “c’è il rischio che il venture building diventi uno strumento cavalcato da professionisti provenienti da campi genericamente attinenti al mondo della consulenza ma senza nessuna expertise specifica. Da mesi assistiamo all’aumento di professionisti improvvisati che si candidano ad assistere startup senza la formazione e le competenze giuste. Per questo motivo, affidarsi a un venture building vero e proprio è sempre più importante se si vuole lanciare una realtà innovativa. E WDA ha tutte le carte in regola per essere scelta da realtà di ogni dimensione, dalle più piccole a quelle corporate”.
TPL, AL VIA LE PRIME MODIFICHE
Ospite in collegamento Francesco Baldini, redazione “Civonline”
Prosegue la rivoluzione del Trasporto pubblico locale con Csp che ha recepito lamentele e segnalazioni di utenti e autisti effettuando diverse modifiche per un servizio il più funzionale possibile.
Ogni quartiere periferico sarà servito da almeno due linee, nuove fermate aggiunte per venire incontro alle richieste dell’utenza e paline con il grafo di rete su ogni fermata. Si parte il 2 ottobre e sarà concessa un’altra settimana di viaggi gratuiti alla città in modo da agevolare la fase di transizione.
Il sindaco Ernesto Tedesco ha detto: «Abbiamo convocato questa conferenza perché abbiamo notato che anche la stampa si è occupata della vicenda acquisendo le legitime lamentele dei cittadini. Innanzitutto ringrazio il presidente di Csp Fabrizio Lungarini, l’assessore ai Trasporti Dimitri Vitali e il consigliere comunale Roberta Morbidelli perché dal 18 settembre si è introdotto questo nuovo sistema frutto di una scelta di tutto il consiglio comunale (delibera approvata all’unanimità), un lavoro che dalla fine degli anni 70 non è stato realizzato. Sicuramente un piano Tpl non improvvisato ma come tutte le cose che cambiano ha una fase sperimentale. Voglio rassicurare sul fatto che le istanze sono e saranno sempre recepite. Questo è un passaggio importante e storico, era necessario cambiare».
Vitali ha sottolineato che forse «siamo stati poco attenti su comunicazione perché una rivoluzione così epocale ha delle cose da sistemare. Il nostro scopo non era imporre il nuovo Tpl, l’amministrazione ha deciso di metterlo in città a titolo gratuito e intanto abbiamo recepito le cose che andavano perfezionate. Lo schema del percorso è valido quindi abbiamo fatto delle riunioni dando l’indirizzo politico ai tecnici. Si è parlato di criticità legate più che altro alla cattedrale. Ribadisco, noi abbiamo messo il piano in maniera sperimentale per vedere se tenesse o meno e ora abbiamo fatto delle modifiche in pochissimi giorni. Credo sia opportuno aggiungere una settimana di viaggio gratuito, restiamo sempre pronti e aperti. Quando in città troveranno da pagare la corsa significherà che piano sarà operativo».
Morbidelli ha ricordato che «era volontà di questa amministrazione dare un piano moderno e sostenibile come in tutte le altre città. Certo un conto è metterlo su carta e un altro è provarlo. Questo periodo di prova darà modo a chi aveva fatto l’abbonamento a settembre di usufruire di una riduzione per quello di ottobre. Ovvio che quando si cambia una cosa c’è un impatto. L’utenza, poi, è prevalentemente anziana. Non hanno questo problema i ragazzi che già dal primo giorno avevano app e facevano cambi linea senza problema. Sono stati fatti dei cambi sacrosanti. Ora la linea di Campo dell’oro arriva fino alla Cattedrale proprio per dare un ulteriore accesso al mercato. Via Tirso sarà servita anche la domenica. Abbiamo allungato anche la linea express. Deve essere chiaro che questo è un piano che prevede due cambi. Faremo un altro periodo di prova».
Il presidente Lungarini ha ringraziato l’ amministrazione «che ha condiviso con noi questa scelta coraggiosa» sottolineando come il piano sia stato strutturato partendo dall’idea di allargare la platea di utenti che si servono del trasporto pubblico locale e, soprattutto, di aumentare la frequenza delle corse. Il tutto però è, ovviamente, legato al numero di mezzi e di autisti in forza a Csp. «Abbiamo deciso di partire con questo periodo gratuito in modo che i vecchi utenti potessero abituarsi e segnalare criticità». «L’obiettivo era aumentare le frequenze e per fare questo il percorso andava ridotto. Penso ad esempio alla linea a che collegava il porto turistico Riva di Traiano con Borgata Aurelia che macinava 400 km al giorno, uno sforzo eccessivo per un servizio che comunque veniva garantito ogni ora e mezza. Sì, ci sono delle brevi attese cambiando le fermate ma sono comunque nettamente minori rispetto a prima, quando perdendo un autobus si doveva aspettare oltre un’ora».
Lungarini è poi entrato nel dettaglio: «Non c’è nessuna necessità di prendere un doppio biglietto visto che ogni ticket ha durata di 90 minuti. Abbiamo avuto riscontro dagli autisti del fatto che molti cittadini si siano avvicinati a provare le linee. Tanta utenza che non si era mai vista. Abbiamo rimodulato il piano facendo un mix tra quello che era il nostro intendimento iniziale e le esigenze quartieri periferici dove passeranno almeno due linee. La linea rossa dopo aver toccato l’Uliveto arriverà anche a Campo dell’oro per poi passare per i punti di interesse della città. Campo dell’ oro sarà servita anche dalla linea marrone che arriverà in cattedrale e su viale baccelli. La celeste lambisce sia San gordiano che Campo dell’oro. La parte sud sarà toccata da tre linee che coinvolgeranno l’intera città. Anche il quartiere di San Liborio avrà due linee, la gialla che è stata rimodulata e che andrà a servire anche Braccianese Claudia, largo della Pace e la stazione, e dalla ridisegnata linea express che servirà anche il Centro Chenis. Borgata Aurelia avrà due linee. La verde, anche lei passa da viale Baccelli e fermerà alla stazione e non più Uliveto. In più sulla linea verde ritoccando un po’ le presenze riusciamo a servire via Tirso il pomeriggio e anche la domenica mattina. In cattedrale la marrone e la celeste fanno capolinea. Le altre faranno capolinea alla stazione ma passano comunque in cattedrale. Le modifiche saranno operative dal 2 ottobre e faremo una ulteriore settimana gratuita per stampare anche le paline con i colori delle linee e di mettere le indicazioni su ogni singola fermata. I percorsi saranno caricati sulla nostra app, nel giro di qualche mese metteremo sistema di pagamento automatico attraverso carte di credito, smartphone, eccetera. Le paline dovrebbero arrivare entro la fine del periodo di prova».
SI PROGETTA IL MARCONI SHOPPING CENTER, IL PROGETTO DI RESTYLING
Dopo la conferma alla vice presidenza della Confcommrcio cittadina Cristiano Avolio si è già messo al lavoro e in cima alla lista di cose da fare c’è il restyling di corso Marconi.
Nei giorni scorsi il rappresentante dell’associazione di categoria ha incontrato l’assessore al Commercio Dimitri Vitali proprio per parlare di questo argomento in particolare. «Stiamo andando avanti – ha detto Avolio – sul restyling dell’area, la nostra idea è di creare un Marconi shopping center in modo da poter sfruttare le peculiarità di Civitavecchia che in questi anni ha subito diverse trasformazioni per adeguarsi al boom di crocieristi che arrivano in città durante la bella stagione ma manca ancora molto, bisogna fare in modo che questa trasformazione venga ultimata in modo da essere in grado di sviluppare a pieno questa ricchezza». Non è un segreto che i Commercianti vengano da un triennio particolarmente difficile tra covid, rincari, bollette, guerra in Ucraina e stangate varie ma per Avolio è fondamentale guardare al futuro, che poi tanto futuro non è. «Basta davvero poco – ha sottolineato – per rendere attrattiva l’intera area e creare un corridoio che da largo della Pace possa traghettare i turisti verso il centro della città, verso il mercato. Dobbiamo mettere in atto un lavoro di internazionalizzazione e di digitalizzazione, aiutare i commercianti a comprendere le potenzialità di un simile progetto».
L’idea della Confcommercio è quella di creare un’area “shopping” che possa guidare i turisti da largo della Pace fino al centro della città in modo da non vedere più orde di crocieristi abbandonati a se stessi ma turisti “accompagnati” e come è possibile fare questo? «Semplice – ha continuato Avolio – intanto basterebbe apporre un’insegna tanto per cominciare, penso ad esempio a “Marconi shopping center” con sotto il claim “il più grande centro commerciale all’aperto della città di Civitavecchia. Dobbiamo creare luoghi accoglienti, apporre insegne all’entrata e all’uscita dei portici e poi ripristinare l’impianto audio di filodiffusione, magari trasmettendo musica soft o adatta al periodo, penso ad esempio a quella natalizia quando arriva dicembre. Poi dovremo inserire delle panchine e alternarle con piante verdi per dare un po’ di colore all’area. Andremo ad aumentare i cestini e nel muretto di piazzetta Santa Maria posizioneremo una scritta stampata in 3D con qualcosa di classico come “I love Civitavecchia”. I dettagli sono in fase di definizione ma abbiamo parlato proprio di questo con Vitali che sembra sulla nostra stessa lunghezza d’onda. È palese che si debba lavorare su questo e sul mercato».
Ma ci sono anche diversi altri punti da affrontare nei prossimi mesi, come ad esempio il regolamento dehors che pende come una spada di damocle su centinaia di commercianti o il restyling del mercato, in modo che l’intera area possa essere più attrattiva per turisti e civitavecchiesi stessi.
«Inoltre – ha concluso Avolio – entro la fine dell’anno attiveremo il marchio De.Co., un qualcosa che dà valore ai prodotti del territorio e un’occasione da non perdere in vista anche del 2025 e del Giubileo che prevediamo porterà una mole di lavoro importante in città, proprio per questo è necessario preparare i commercianti e non farsi trovare impreparati».
PET THERAPY E POSSESSO RESPONSABILE, PARLA UGOLINI
Dopo gli ultimi ritrovamenti di cani e gatti senza chip il direttore del Dipartimento di prevenzione della Asl Roma 4 Pierluigi Ugolini spiega l’importanza di un possesso consapevole e, soprattutto, responsabile quando si parla di animali domestici. «Innanzitutto è interesse del proprietario dell’animale – spiega Ugolini -, in primo luogo per tenere sotto controllo la tracciabilità. Per quanto riguarda il cane, invece, abbiamo degli obblighi di legge». Nella Regione Lazio, infatti, chi detiene un cane ha l’obbligo di identificarlo con microchip e iscriverlo all’anagrafe canina. L’iscrizione degli animali deve essere effettuata entro i due mesi di vita o comunque entro dieci giorni dal possesso se l’animale ha più di due mesi. «Proprio per agevolare l’iscrizione – ha continuato – all’anagrafe è stata tolta la tassa che inizialmente era necessario pagare. È compito anche del veterinario informare su obblighi di legge e consigliare visite periodiche e chip. Un gatto può fuggire, come un cane d’altronde, ed è importante la tracciabilità. Bisogna cambiare la cultura delle persone perché un animale domestico ci dà tanto ed è nostro dovere tutelarlo come possibile. Tutto questo si identifica nel concetto di possesso responsabile». Un argomento che sta particolarmente a cuore alla Asl Roma 4 che è all’avanguardia nella Pet therapy (Interventi assistiti con gli animali) che, all’interno del Dipartimento di prevenzione aziendale, ha formato due gruppi il Gaiaa (che si occupa di iscrivere nelle liste regionali – ed è l’unica Asl a svolgere questo ruolo formatore in tutto il Lazio – i professionisti formati nel settore e le strutture specializzate e non specializzate Iaa presenti sul territorio della Asl) e la Umfiaa che dal 2017 forma equipe multidisciplinari esperte e rilascia titoli per operare negli Iaa. Tra le varie attività messe in campo dai gruppi della Asl ci sono le attività di Pet therapy presso l’hospice Carlo Chenis di Civitavecchia. «Nella struttura sono arrivate delle persone specializzate che hanno fatto compagnia agli ospiti con gli animali da Pet therapy in un percorso guidato e gli ospiti ne hanno tratto grande beneficio. È stata una grossa valvola di scarico per lo stress e scuramente si è andati a migliorare la qualità dell’ultima fase della vita di queste persone. In questi momenti esce fuori l’aspetto emotivo e un pet è un grandissimo supporto per le persone ma si tratta – ha concluso Ugolini – di compagni da gestire in modo corretto». Le buone pratiche in ambito Pet therapy, e formazione di operatori, saranno ospiti nell’ambito dell’evento “Pets” di Euroma2 dal 28 settembre al 1° ottobre.
IL SOGNO “IMPOSSIBILE” DIVENTATO REALTà: L’INCREDIBILE STORIA DI ARTURO MARIANI E DELL’ASD ROMA CALCIO AMPUTATI
Ospite in collegamento Arturo Mariani, fondatore ASD Roma Calcio Amputati & Academy Proabile
Lo sport è davvero in grado di infrangere ogni barriera? Sì, può, e ci sono storie che sono l’esatta dimostrazione di questo. Tra queste, quella dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Roma Calcio Amputati, una realtà nata dal sogno “impossibile” di Arturo Mariani: indossare la maglia giallorossa della As Roma, la squadra per la quale fa il tifo. Nato con una gamba sola, Arturo Mariani ha sempre coltivato la passione per il calcio ed inseguito quel desiderio. Con la Nazionale Italiana di Calcio Amputati, ha disputato un Mondiale in Messico e due Europei.
Nel dicembre 2021, a 3 anni dal primo campionato di calcio amputati, nasce la Roma Calcio Amputati, la prima squadra della Capitale. Il sogno di Arturo Mariani è diventato realtà grazie al sostegno e al supporto di professionisti del mondo sportivo, del Terzo Settore e persone che hanno trasformato la disabilità in arma vincente.
Consapevole delle difficoltà di tanti ragazzi disabili di poter accedere alle attività sportive, Arturo Mariani ha inoltre dato vita al progetto “Academy ProAbile” : una realtà che sarà molto di più di una scuola calcio inclusiva che abbatte le barriere culturali. Vuole attestarsi come punto di riferimento per il territorio e diventare la rappresentazione plastica di come ogni individuo, indipendentemente dalle sue condizioni, è in grado di compiere qualsiasi azione, di scoprire il proprio potenziale o talento, di crescere, di inseguire una passione e di esprimere sé stesso, grazie al linguaggio universale dello sport. In questa maniera, la parola “disabile” viene ribaltata dal neologismo “proabile”.
L’obiettivo, quindi, è favorire l’inclusione sociale, lo sviluppo delle capacità relazionali, l’integrazione e l’abbattimento di qualsiasi barriera.
Il progetto si svilupperà con un programma d’incontri settimanali nella struttura dello Stadio Comunale di Guidonia, sarà curato da uno staff di professionisti dello sport e della disabilità. Le varie figure coinvolte nel progetto collaboreranno con ruoli e competenze specifici, ma complementari tra loro.
La Roma Calcio Amputati avvierà nelle scuole e in ambiti sociali e culturali, attività ed eventi di sensibilizzazione, per affermare nella cultura di massa quei valori che rendono migliore il mondo in cui viviamo.
Con l’Academy ProAbile si vuole creare un nuovo modo di pensare, dove vi sia inclusione e rispetto, dove ogni singola persona sia accettata e accolta indipendentemente dalla sua capacità o disabilità. Sono organizzati allenamenti e attività sportive per far emergere le capacità individuali e le diverse abilità, ed ognuno potrà vivere momenti di sport e partecipare attivamente ad eventi attraverso i quali sentirsi pienamente coinvolti.
Pro-Abile consente di sperimentare attività formative e sportive accessibili a tutti adattando le proposte e valorizzando così le diverse abilità presenti. L’approccio metodologico fondato sui diritti umani e così strutturato genera occasioni di conoscenza diretta, possibilità di lavoro tra pari e condivisione di momenti sportivi ed emozionanti, che inevitabilmente accrescono la disponibilità all’accoglienza della diversità intesa appunto a 360 gradi.
Le proposte di Pro-Abile: uno Sport educativo che propone una formazione sportiva educativa in un’ottica di cultura inclusiva che sottolinea sia l’eccellenza atletica, sia l’attenzione alle diverse abilità e valorizza la realizzazione personale; l’Educazione ai valori, attraverso cui si forniscono strumenti efficaci per realizzarsi nello sport, con l’obiettivo di consolidare amicizie e produrre un atteggiamento positivo verso una pratica di inclusività, rafforzando la rete sociale.