Dirompente la Regina Madre Henry Pass nella puntata odierna con le sue “notizie irriverenti per palati assai mordenti!”. In più balletti sulle “songs” mandate in onda e come sempre un’esplosione di allegrezza tutta ‘live’. Il programma, per 20 minuti è stato trasmesso in ‘simulcast’ anche dagli schermi delle Stazioni Tiburtina e Termini: Henry ha salutato tutti i passeggeri e i lavoratori di ogni settore ferroviario. Per riascoltare tutto click/tap sul player! Ed ecco di seguito le ‘news’ trattate.

Guai in vista per Can Yaman. 

Mentre si trovava a Civita Castellana, in provincia di Viterbo, per le riprese della seconda stagione di Viola Come Il Mare, il divo turco avrebbe infatti aggredito Barbara Nelli, una commerciante della zona in cui si trovava il set -scrive il giornalista Davide Maggio sul blog di settore tv-. Impaurita, la donna ha dunque scelto di presentare denuncia. I fatti sarebbero avvenuti nella giornata di lunedì 4 settembre. Come riportato dal Messaggero, tutti i negozianti di Piazza Matteotti, interdetta per le riprese, sono stati invitati a tenere chiusi i loro esercizi commerciali, motivo per il quale la Nelli ha scelto di lavorare in modo diverso, ossia facendo le pulizie a suon di musica. “Il mio negozio si trova proprio dove si svolgevano le riprese  per questo da lunedì non ho potuto accogliere clienti, né ho avuto la possibilità di ricevere pacchi dai corrieri. Io mi sono lamentata della situazione svariate volte con l’amministrazione comunale e con la produzione. Ho anche chiesto un risarcimento economico del danno subito per i mancati introiti della settimana. Mi sono resa disponibile a mostrare gli incassi giornalieri perché non ho alcuna intenzione di approfittarne“ ha incominciato a raccontare la negoziante, spiegando poi in che momento sarebbe avvenuta l’aggressione: Una furia, quella di Yaman (che non poteva concentrarsi al meglio per ripetere le battute con i suoi colleghi), a cui, stando al racconto di Nelli, hanno cercato di porre rimedio sia Francesca Chillemi (“Mi ha tranquillizzata, è stata molto carina. Mi ripeteva ‘fallo per me’) sia la produzione, la quale  le avrebbe offerto un risarcimento di 600 euro, prontamente rifiutato.

Le 5 isole più pericolose al mondo: la classifica

Sono tanto affascinanti quanto mistici, su di loro aleggia un velo di mistero e forse anche questo attira i visitatori e rende queste isole meritevoli di attenzione, ma per quanto l’idea di un viaggio verso queste isole mistiche sia allettante, sarebbe meglio bandirla dalla vostra lista dei desideri.

5° posto) Miyake-jima (Giappone) L’isola nipponica è nota prevalentemente per la presenza di un vulcano attivo, il monte Oyama. Questo vulcano nel corso degli anni ha eruttato molto più di quanto ci si potesse aspettare. Durante una delle eruzioni nel 2005, il vulcano ha eruttato spesso un gas velenoso. Da quel momento, quando sull’isola si registrano livelli alti di zolfo, suonano delle sirene che allertano tutti gli abitanti del pericolo.

4° posto) Isola della Reunion (Oceano Indiano) Situata ad est del Madagascar, l’isola era una delle mete più ambite dai surfisti. Questo finché la Riserva Marina Naturale, nel 2007, non fece aumentare nelle sue acque il numero di squali, provocando, di conseguenza, un incremento sia degli attacchi che delle vittime. L’isola in sé non è pericolosa, ma sarebbe un bene stare alla larga dalle sue acque.

3° posto) Ilha da Queimada (Brasile) L’isola è meglio nota come “Isola dei Serpenti”. Questo per meglio evidenziare la sua caratteristica peculiare: la presenza numerosa di vipere dorate, il loro morso uccide in 15 minuti. Fino al momento in cui la Marina Brasiliana non ha vietato all’uomo di risiedere sull’isola. Da decenni l’unico abitante è (ancora) il Guardiano del Faro.

2° posto) Bikini Atoll (Isole Marshall) Nel 1946 tutti gli abitanti furono fatti evacuare nella vicina Isola di Rongrik, a causa dei test nucleari che gli Stati Uniti avrebbero voluto effettuare. Solo nel 1958 furono condotti ben 67 esperimenti nucleari. Ad ogg l’Unesco ha dichiarato Bikini Atoll pericolosa per due motivi. Il primo è la massiccia presenza di squali nelle sue acque. Il secondo sono le scorie delle radiazioni che sono rimaste. Gli abitanti originari non sono mai più voluti ritornare ed i fondali, ricchi di relitti, sono ormai meta esclusiva dei sub.

1° posto) Ramree Island (Birmania) L’isola è ricordata da tutti per un incidente che avvenne nel 1945. Durante la Seconda Guerra Mondiale, in seguito ad un combattimento tra truppe britanniche e giapponesi, questi ultimi furono costretti a fuggire nelle paludi che circondano l’isola e ad essere attaccati da un gruppo di coccodrilli d’acqua salata. Ancora oggi, secondo il Guinness dei Primati, l’evento resta il più grande disastro causato dagli animali a danno dell’uomo.

I golfisti che percepiscono la buca come piu’ larga 

fanno buca più facilmente rispetto a quelli che la percepiscono nella norma. Una ricerca svolta sui campi da golf mostrerebbe che i problemi si risolvono più facilmente se si è convinti che siano facili – fonte il mensile FOCUS-.

Uomini che rubano ‘cremine’ alle mogli 

Scrivono in cubitale su di un lancio “La Press” di giovedì. Ebbene, all’imbarazzo di dover affrontare commesse esperte, il 40 % degli uomini sposati o accoppiati, preferisce rubare le cremine antirughe e antieta’ alle rispettive compagne e non solo quelle del viso, anche quelle per combattere le smagliature corporee! “Meglio la pomata antiemorroidale, più economica ed efficace”, chiosa e consiglia loro Henry