Pochi mesi e le radio private italiane festeggeranno il primo mezzo secolo di vita: nel 1975, infatti, nascevano le prime emittenti “libere”, così definite per evidenziare da subito la voglia di “rompere” gli schemi rigidi del monopolio della Rai che all’epoca vigeva sia in ambito televisivo che, appunto, radiofonico. Un anniversario che, tra l’altro, interesserà da vicino anche noi di Radio Roma: la nostra emittente, infatti, è la terza per longevità a livello nazionale (siamo nati il 16 giugno 1975, dopo Radio Parma e Radio Milano International) e i primi nella Capitale.
Per l’Italia dell’epoca fu una vera e propria rivoluzione, destinata a cambiare anche il costume collettivo in un contesto normativo e culturale complicato che, tuttavia, nei decenni è cambiato proprio per effetto della forza dirompente della radio. E se ormai è di dominio pubblico la saga della britannica “Radio Caroline“, nata come emittente pirata su un vascello al largo dell’Inghilterra ma in acque internazionali per non sottostare alle leggi di Londra, la storia della radiofonia privata italiana è non meno avventurosa sul piano sociale, economico e tecnologico. A quell’epopea così straordinaria è dedicato un libro uscito poche settimane fa che apre ufficialmente le celebrazioni per il tondo anniversario: si intitola “The Radio Dreamers – Storie e personaggi straordinari della radio” ed è opera del giornalista e scrittore Paolo Lunghi, che è ospite di questa puntata speciale di Extra con Claudio Micalizio.
Un omaggio al mondo della radio e a quella stagione, meravigliosa e decisamente rocambolesca, che a partire dagli anni ’70 ha portato in tutto il mondo all’inarrestabile exploit delle emittenti commerciali come fenomeno imprenditoriale capace ancora oggi, nell’epoca delle nuove tecnologie e dei social network, di accompagnare milioni di ascoltatori ogni giorno con musica, notizie e intrattenimento.