L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha proposto e cercato di far approvare il Trattato pandemico, un testo giuridico avente per oggetto la disciplina delle modalità di gestione delle pandemie a livello globale.
I 194 Paesi aderenti all’OMS hanno bocciato la proposta nell’ultima assemblea tenutasi a Ginevra dal 27 maggio al primo giugno scorsi.
Incassata la bocciatura del Trattato, il 1° giugno 2024, l’OMS ha ripiegato sulla modifica del Regolamento Sanitario Internazionale, un testo in vigore dal 2005 e vincolante per i Paesi membri. L’idea alla base del Trattato pandemico, pur bocciata, è così ritornata al centro del dibattito. Le modifiche a questo regolamento vanno infatti nella medesima direzione tracciata dal Trattato: aumentare i poteri dell’OMS e del suo direttore generale in caso di dichiarata pandemia.
Il nuovo regolamento sanitario internazionale è stato approvato dai delegati dei 194 Paesi aderenti all’OMS ed è entrato in vigore dal primo giugno scorso. Avrà un periodo di prova di dieci mesi, che scadrà nel marzo 2025. Entro questo arco temporale, le nazioni avranno la possibilità di presentare obiezioni su vari articoli o di rifiutarlo in blocco. In mancanza varrà il principio del silenzio assenso.
Ne discutiamo a “Camelot – una Tavola Rotonda per la Verità” con: Leonardo Guerra (biologo molecolare), Daniele Trabucco (professore universitario di diritto pubblico comparato) e Sandro Sanvenero (medico).