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Non solo Roma – Puntata di Giovedì 19 Settembre 2024

Non solo Roma con Elisa Mariani – Puntata di Giovedì 19 Settembre 2024

“Nessuno escluso”, al Rebibbia femminile arriva la Costituzione

Ospite in collegamento: Sofia Antonelli, Ricercatrice “Associazione Antigone”

Nelle nostre carceri non ci sono solo emergenze, rivolte, carenza di personale e sovraffollamento; (r)esistono ancora i principi cardine della detenzione: la rieducazione e il reinserimento in società.

Nell’istituto penitenziario femminile di Rebibbia, a Roma, è partito “Nessuno escluso“: si tratta di un programma nazionale finalizzato a sensibilizzare la comunità penitenziaria sulla cultura giuridica e costituzionale, curato dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia, Giuffrè Francis Lefebvre e Associazione Antigone. Alla presentazione, svoltasi il 17 settembre scorso, è stato invitato anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio.

Il progetto “Nessuno escluso” è concepito per supportare la riabilitazione sociale dei detenuti e promuovere l’accesso alla cultura giuridicaGiuffrè Francis Lefebvre e ANTIGONE forniranno risorse culturali e editoriali, istituendo corner all’interno degli istituti penitenziari. Questi spazi saranno dedicati alla formazione e informazione, ospitando incontri con docenti universitarimagistrati e rappresentanti delle istituzioni.

Il progetto prevede cinque incontri per ogni carcere, con lezioni frontali su temi costituzionali rilevanti come la pena, la rieducazione, l’uguaglianza, la dignità umana e la solidarietà. Gli incontri sono progettati per fornire ai detenuti conoscenze che possano facilitare la loro comprensione del sistema giudiziario italiano e promuovere una partecipazione attiva nel loro percorso di reinserimento sociale.

“Motori Capitale”, Fiera di Roma lancia il salone dei veicoli d’epoca

Ospite in collegamento: Eugenio Bernardi, Feel Eventi e co-organizzatore di “Motori Capitale”

Il 21 e 22 settembre Fiera Roma inaugura la prima edizione di Motori Capitale, l’expo di veicoli d’epoca a due e quattro ruote: un appuntamento attesissimo che riporta a Roma il Motorismo Storico.

Automobili, motociclette e ogni altro mezzo di trasporto, che abbia contribuito a delineare la storia e l’immaginario dei veicoli a motore: proprio nel corso della settimana motoristica romana, tre padiglioni e gli ampi spazi esterni della Fiera della Capitale ospiteranno centinaia di mezzi storici tra i più significativi. 

Hanno aderito alla manifestazione ACI-Automobile Club d’Italia, il Club ACI Storico, Automobile Club Roma, ASI- Automotoclub Storico Italiano, ANCI Città dei Motori-Associazione Nazionale Comuni Italiani, Fondazione Bulgari (con almeno 10 auto della propria prestigiosa collezione, tra muscle car e auto vaticane, tra le quali anche una Papamobile), FMI-Federazione Motociclistica Italiana, musei di settore, le forze armate, i principali club di auto e moto storiche, assieme a un gran numero di collezionisti, commercianti, esperti e operatori di settore.

Abbiamo deciso di dare vita a questo evento  – racconta Eugenio Bernardi – per riportare la passione per i veicoli storici e la cultura automobilistica a Roma. La filiera dell’auto storica, che parte dall’acquisto, passa per la manutenzione e si articola anche nel turismo diretto e indiretto generato da eventi, gare e raduni, con tutto il suo indotto genera un giro d’affari di oltre due miliardi di euro all’anno”.

“Ma – continua Bernardi – la storia motoristica va molto oltre il semplice valore economico. Rappresenta un capitale di cultura, passione, sperimentazione, ricerca, studio delle linee, eleganza. Ogni veicolo porta con sé una storia, che può rivivere, assieme ai luoghi e ai personaggi con i quali si incontra e si fonde per generare nuove, affascinanti storie. È questo il capitale che vogliamo preservare, trasmettendone la passione”.

Torna la IV edizione di “Roma Breast Days” e “Rema Roma”

Ospite in collegamento: Cinzia Giorgio, direttrice di “Pink Magazine Italia

Per il quarto anno consecutivo, Roma ospiterà due eventi di grande rilevanza: Roma Breast Days e Rema Roma per la Vita, in programma il 27 e 28 settembre 2024. Eventi ideati per unire salute, sport e solidarietà, che si concentrano sul trattamento dei tumori della mammella. E sull’importanza della prevenzione e della riabilitazione attraverso l’attività sportiva, in particolare il canottaggio.

La novità di quest’anno sarà la collaborazione di Rema Roma per la Vita con la Vogalonga Tiberina. Storica manifestazione sportiva non competitiva fra i Circoli dei Canottieri della Capitale, che si svolgerà il 29 settembre. Appuntamento sul Tevere da Ponte Marconi con arrivo a Ostia.

La manifestazione della Vogalonga Tiberina è stata ripristinata dopo 27 anni mancando, ormai dal 1997. Ed è organizzata da un Comitato di cui fanno parte tutti i Circoli di Canottieri sul Tevere, presieduta da Angelo Montana del Circolo Tevere Remo con la collaborazione di Mare Vivo.

Roma Breast Days, è il convegno che si svolgerà nelle storiche Corsie Sistine dell’Arcispedale di Santo Spirito in Saxia. E si affronteranno temi cruciali come la diagnosi, la cura e la ricostruzione dopo il tumore alla mammella. Ma soprattutto il ruolo dello sport nella riabilitazione. Il Convegno verrà aperto con il saluto del Dr. Giuseppe Quintavalle Commissario Straordinario della ASL Roma 1.

Rema Roma per la Vita

Rema Roma per la Vita è la emozionante manifestazione sportiva solidale di canottaggio. Il 27 settembre la partenza è prevista alle 12 dallo storico galleggiante San Giorgio del CircoloTevere Remo. Sul tratto di Tevere fra Ponte Risorgimento e Ponte Cavour. E vede protagoniste le  donne  che  affrontano la sfida più grande, quella per la vita. Scenderanno sul Tevere a bordo delle 8 Jole, le imbarcazioni regine del fiume. Al fianco delle donne-medico si uniscono tanti altri equipaggi di donne in rappresentanza del mondo della politica, dello spettacolo, della stampa e della cultura.

Viaggi, zaino (e ansia) in spalla

Molti sognano di farlo ma non ci riescono perché hanno paura. Quando è la mente che soffre, viaggiare diventa una grande sfida: non solo con sé stessi, ma anche con una società che ancora confonde e non legittima qualsiasi tipo di disturbo psicologico o psichiatrico perché “chi sta male non viaggia”.

Talvolta chi è depresso rinuncia a partire perché non ne ha né il desiderio, né la forza. Uscire dalla propria stanza è una fatica immensa. Anche stare in mezzo a tante persone, o in situazioni dove non si può avere pieno controllo sul cibo, può rappresentare una vera e propria violenza. Vivere è difficile.

Ma affermare che chi sta male non viaggia non fa che rafforzare la falsa credenza che chi soffre dovrebbe relegarsi allo spazio esiguo della casa, alimentando così la malattia.
Ebbene, molte persone che viaggiano vivono o arrivano da situazioni terribili. Sì, anche chi sta male viaggia.

Il viaggio è una metafora e una grande scuola di vita. Stare male lontano da casa non è semplice, ma è costruttivo. Quell’oblò diventa una lente di ingrandimento che permette di guardare in modo nitido le nostre paure e ciò che dobbiamo cambiare.
È lì che ha inizio il vero viaggio.

Il viaggio non è solo quello che compiamo sulla mappa. È anche e soprattutto quello che intraprendiamo dentro noi stessi. Ma come si può fare nella pratica? Leggi qualche consiglio utile qui.

Classici per iniziare (o ricominciare) a leggere

Classici, quale migliore stagione come l’autunno per approcciarsi a essi? Leggere apporta, è scientificamente dimostrato, benessere fisico e psichico, regolarizza il respiro e calma i battiti del cuore, aumenta la conoscenza del lessico, allena la mente e l’immaginazione.

Iniziare da un mattone può essere controproducente: se la trama non è abbastanza coinvolgente l’obiettivo ci sembra insormontabile e il libro non può far altro che rinsaldare il famoso “blocco del lettore”. Proprio per questo consiglio sempre di (ri)cominciare da un libro breve, meglio ancora se del genere o dell’autore preferito.

Se alle superiori avete amato la filosofia e la storia, e adorate interrogarvi su temi intramontabili che interessano tutta l’umanità, vi consiglio “Lettera sulla felicità” di Epicuro e “L’amicizia” di Cicerone. Certo, troverete un linguaggio piuttosto arcaico, ma di assoluta comprensione, tante massime sorprendentemente attuali che vi faranno riflettere sulla vostra vita, valuterete quanto le riflessioni di Epicuro rispecchino in qualche modo i superstiti fra la cerchia degli amici (i famosi “pochi ma buoni”).

Un classico del quale tutti abbiamo letto, senza tempo, leggerissimo e profondo: “Il Profeta” di Kahlil Gibran. Se famosissime sono le sue righe sui figli (le famose frecce scoccate) e sull’amore, non può dirsi altrettanto di altri passaggi meno conosciuti, ma assolutamente degni di conoscenza. Io l’ho praticamente sottolineato tutto. Ne consiglio la lettura con incenso o aroma diffusore e sottofondo musicale, atti ad entrare ancor di più nella tipica e aurea atmosfera orientale.

Verismo e Verga sono un binomio praticamente automatico. “Storia di una capinera” vi spezzerà il cuore e vi interrogherà su quanto siano cambiati i nostri usi e costumi. Ai piedi dell’Etna la storia ci traghetterà nella Sicilia del secondo Ottocento. Una storia assolutamente verosimile, nuda e cruda come il Verismo esige, probabilmente accaduta a molte giovani, soprattutto orfane, dell’epoca. La vita ascetica senza vocazione (imposta e priva di gioia) fu una piaga esattamente come può essere vista ora da alcuni la mancanza di vocazioni.

Dobbiamo arrivare all’inizio del Novecento per citare un’autrice donna di un classico breve, divenuto pietra miliare del Women empowerment , “Una stanza tutta per sé”, di Virginia Woolf. La stanza tutta per sé le donne non l’avevano. Al contrario degli uomini, che solitamente avevano uno studio o una biblioteca tutta per loro, con grammofono e pianoforte annessi, la donna, se sapeva leggere e scrivere, doveva farlo in salotto, continuamente interrotta da chiunque qui passasse o sostasse. Un esempio sia letterale che metaforico calzante, che rende bene l’idea.

“Incontr’Arti”, arriva la VI edizione dei racconti urbani e delle storie del mondo

Ospite in collegamento: Gino Auriuso, direttore artistico di “Incontr’Arti”

Dal 24 settembre al 13 ottobre, Largo Quaroni a Roma ospiterà la rassegna culturale che unisce arte, musica e socializzazione con ospiti di prestigio: “Incontr’Arti 2024“.

La manifestazione culturale, che si snoderà in otto appuntamenti, fa dell’inclusione e della socializzazione la sua parte preponderante. L’Incontro è la parola d’ordine di tutto il progetto, è al centro di tutto, è l’alfa e l’omega: l’incontro tra le arti, tra le culture, tra le persone.

Sottotitolo di questa VI edizione è “racconti urbani/storie dal mondo” per la varietà dei linguaggi artistici, per i contenuti multiculturali e per la modalità di fruizione.
Un programma ricco e articolato che vedrà la partecipazione di due esponenti della Cultura e dello Spettacolo Italiano come Dacia Maraini e Ascanio Celestini, pronti a raccontare le “loro periferie”. Arricchiranno la kermesse molti altri artisti, tra cui il musicista Nando Citarella, lo street artist Moby Dick, il cantautore Sandro Scapicchio e la storica Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia.

Tanti i generi in campo: dal Tango alla Musica Classica, dall’Arte di Strada alle Danze Africane, dal Flamenco al Canto Corale.

 

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