Telegram, censura, arresti e yacht “inaffondabili”, “A Viso Scoperto” puntata del 28/08/2024.
Iniziamo ascoltando la canzone di Giorgio Gaber “La strana famiglia” che con toni ironici e taglienti punta il dito sulla degenerazione delle trasmissioni televisive e si domanda se siamo diventati tutti scemi. Era il 1984 e già Gaber aveva capito tutto, oggi ormai è troppo tardi per fare qualcosa, i giovani non hanno alcun termine di paragone essendo cresciuti a suon di reality e trasmissioni trash. Purtroppo questa degenerazione non ha risparmiato nemmeno la cosiddetta contro informazione e il mondo anti sistema, ma anche in questo caso in troppi non riescono a rendersene conto.
D’altronde quando Ponzio Pilato chiese al popolo di scegliere, il popolo scelse Barabba e purtroppo continua a farlo ancora oggi.
Musica che non è musica, cantanti che non sono cantanti, frasi con brutte rime spacciate per poesia, reality come ragione di vita, influencer privi di cultura e spesso anche di intelligenza che danno consigli su tutto, troppi giovani sognano di diventare come loro, di fare soldi giocando ai videogiochi, di vendersi on line, di diventare veline o calciatori … è la degenerazione socio culturale di cui oltre al mainstream anche i social sono protagonisti …
Siamo una società dipendente dagli smartphone, gran parte delle persone non riescono a separarsene nemmeno quando passeggiano per la strada o in un parco, quando guidano, quando fanno sport, mentre portano a spasso il cane o spingono un passeggino, incapaci di rendersi conto che la vita, la realtà è quello che li circonda e che sono ormai incapaci di guardare ed apprezzare, come se lo smartphone fosse diventato un organo vitale.
In quest’ottica le persone accetteranno di buon grado il controllo e l’identità digitale che ormai in Cina è una realtà e che il WEF sponsorizza con gioia.
Telegram: la censura della UE non è democratica
Il fondatore di Telegram Pavel Durov, arrestato improvvisamente la sera di sabato 24 agosto appena atterrato a Parigi nell’aeroporto di Le Bourget, aveva recentemente rivelato al giornalista americano Tucker Carlson che l’FBI aveva avvicinato un ingegnere di Telegram, tentando di assumerlo segretamente per installare una backdoor in modo da consentire alle agenzie di intelligence statunitensi di spiare gli utenti.
L’FBI avrebbe anche assunto agenti al fine di farli inserire nei gruppi Telegram contrari agli obblighi, con “contractors” dell’FBI addetti alla creazione di molteplici identità online false per spiare le chat gestite da gruppi che si opponevano agli obblighi vaccinali.
Il team di Telegram rilascia la prima dichiarazione sull’arresto del suo fondatore, sottolineando l’assurdità delle accuse contro Durov
“È assurdo affermare che una piattaforma o il suo proprietario siano responsabili di abusi della piattaforma stessa”
“Telegram rispetta le leggi dell’UE, compreso il Digital Services Act – la sua moderazione rientra negli standard del settore ed è in costante miglioramento”. L’amministratore delegato di Telegram Pavel Durov non ha nulla da nascondere e viaggia spesso in Europa”.
“Quasi un miliardo di utenti a livello globale utilizza Telegram come mezzo di comunicazione e come fonte di informazioni vitali. Siamo in attesa di una rapida risoluzione di questa situazione. Telegram è con tutti voi”, ha concluso il comunicato.
Tutti vogliono mettere le mani su Telegram sia per spiare gli utenti che per impossessarsi dei loro messaggi, ci aveva provato Putin e Durov dopo essersi rifiutato aveva lasciato la Russia, prendendo la cittadinanza francese che Macron gli offrì chiedendogli anche di spostare la sede legale dell’App di messaggistica a Parigi. Tra l’altro sembra che la sera dell’arresto Durov avrebbe dovuto cenare proprio con Macron, che il presidente francese gli abbia teso un agguato?
Ma anche Israele come scrive il quotidiano progressista Haaretz aveva fatto richieste simili dopo che hacker stranieri erano riusciti a entrare in un computer collegato al Ministero della Giustizia israeliano, decine di migliaia di file classificati ed e-mail sensibili poi finiti su Telegram, nonostante siano stati cancellati i link e gli utenti, Israele avrebbe continuato a fare pressioni su Durov che anche in questo caso avrebbe risposto picche.
Telegram è sotto inchiesta anche in India ma questa volta per gioco di azzardo. Mentre in Russia c’è chi ipotizza che sia stato dato l’ordine a funzionari e militari di cancellare tutto da Telegram per paura che la Francia possa impossessarsene.
Le censure di Meta non fanno notizia ma Telegram fa gola a tutti
Nel frattempo Chris Pavlovki, proprietario di Rumble, ha lasciato in fretta e furia la UE per paura di fare la stessa fine di Pavel Durov.
Mentre Zuckerberg, proprietario di Meta ovvero Facebook e Instagram, ammette in una lettera al presidente della Commissione Giustizia della Camera dei deputati statunitense, che l’amministrazione Biden-Harris ha fatto pressioni per censurare diversi contenuti ai tempi del COVID, di aver censurato le informazioni vere sul laptop di Hunter Biden nel 2020, influenzando così le elezioni presidenziali.
Durov è stato accusato perché alcuni utenti utilizzerebbero Telegram per scopi illegali ed è accusato per complicità per diffusione di materiale pedopornografico, traffico di stupefacenti, frode tra bande organizzate, associazione a delinquere, riciclaggio, importazione e fornitura di servizi di crittografia volti a garantire funzioni di riservatezza, nonché rifiuto di comunicare, su richiesta delle autorità autorizzate, le informazioni o i documenti necessari per effettuare e sfruttare le intercettazioni autorizzate dalla legge.
Ma come prima Macron gli chiede di trasferire la sede di Telegram a Parigi e poi lo accusa di importazione di servizi crittografati?
E poi perché se la prendono solo con Durov, mentre a Facebook, Instagram, YouTube e allegra compagnia tutto è permesso?
Facebook e Instagram vengono utilizzati per scambiare materiale pedopornografico, adescare i minori, traffico di droga, traffico di esseri umani. Inoltre nei gruppi privati ma soprattutto in quelli segreti succede davvero di tutto. Ha appena ammesso di avere censurato montagne di notizie vere su Covid e vaccini e di avere pesantemente influenzato le elezioni americane come peraltro già accaduto con il caso di Cambridge Analytica.
Eppure Zuckerberg non viene nemmeno sfiorato mentre Durov è agli arresti, comunque per i cittadini della UE la libertà di parola è sempre più un’utopia, dopo la plateale censura su Covid, guerra in Ucraina e in Medio Oriente, a breve il Digital Service Act metterà una pietra tombale alla libera espressione. Senza dimenticare che in Gran Bretagna stanno svuotando le carceri per rinchiudere cittadini che avrebbero incitato all’odio razziale con dei post, mentre per strada la polizia se la prende con gli inglesi e lascia mano libera alle bande di immigrati.
Per finire l’inspiegabile inabissamento dello yacht di lusso Bayesian che era stato definito “inaffondabile”.
“A Viso scoperto” va in onda tutte le sere, dal lunedì al venerdì, alle 23.00, in replica il giorno successivo alle ore 11.00 escluso il sabato mattina. Contatti: avisoscoperto@radioroma.it