Trasporti nel caos, Ruvolo: "Situazione da terzo mondo"

Trasporti, Confimprenditori: “Situazione nel caos, pronti allo sciopero fiscale”

Ospite in collegamento: Stefano Ruvolo, presidente di Confimprenditori

Un’estate non proprio rosea quella che l’Italia sta vivendo sul fronte trasporti: ritardi, cancellazioni, Treni dell’Alta velocità in perenne rallentamento per lavori di manutenzione. Insomma, non benissimo per una nazione che vive praticamente di turismo.

A risentirne di più sembrano essere soprattutto i viaggiatori in partenza e in arrivo alla stazione Centrale di Milano, con disagi che riguardano in particolare la linea Milano-Bologna a causa di lavori di manutenzione infrastrutturale. Il risultato è un aumento dei tempi di viaggio fino a 60 minuti. Tempi più lunghi di quaranta minuti anche sulla Firenze-Roma, sempre per lavori; così un Frecciarossa, che normalmente fa Milano-Roma in tre ore e dieci minuti, in questi giorni ci mette almeno cento minuti in più.

“Una situazione degna di un Paese del Terzo Mondo – ha sottolineato Stefano Ruvolo –che, oltre ai disagi quotidiani per pendolari turisti e chi deve spostarsi per necessità, sta provocando un ingente danno alle imprese, soprattutto quelle che vivono di turismo estivo, ormai vittime dei ritardi e delle disdette all’ordine del giorno”.

Un problema che non riguarda solo i treni però: “Oltre alla crisi ormai strutturale dell’Alta velocità, con l’epicentro a Firenze, – prosegue Ruvolo – anche chi deve viaggiare in autostrada o in aereo sa quando parte ma non sa quando arriva. Per non parlare dei trasporti marittimi. Siamo di fronte a una situazione imbarazzante, con un Paese che dovrebbe vivere di turismo e che invece resta paralizzato proprio nel mese di agosto, creando un danno enorme a tutte le strutture ricettive turistiche”.

Ruvolo: “Il Ministro delle Infrastrutture dov’è?”

Il Presidente Ruvolo, in quella che ritiene una situazione catastrofica, non risparmia le critiche al vicepremier Matteo Salvini, colpevole di dedicare fin troppa attenzione al progetto del Ponte sullo Stretto: “E di fronte a tutto questo ci chiediamo: dov’è il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti? Davvero crede che continuando a sventolare il plastico del Ponte sullo Stretto risolverà il problema dei trasporti in Italia? Noi chiediamo interventi strutturali, mirati e immediati che rendano l’Italia un Paese civile e che mettano gli imprenditori in condizione di svolgere il proprio lavoro”.