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Cultura, Villa d’Este: arriva “Sere d’Estate Villae 2024”

Cultura, la meraviglia di Villa d’Este dal tramonto alla luna

Ospite in collegamento: Alessandro Laporta, Capoprogetto Tivoli

In concomitanza con le aperture prolungate di Villa d’Este previste con l’evento Sere d’Estate VILLAE 2024Coopculture propone due percorsi guidati che porteranno a vivere la meraviglia di questo gioiello rinascimentale. Dichiarata nel 2001 Patrimonio dell’Umanità UNESCO, Villa d’Este rappresenta un capolavoro del giardino italiano con l’impressionante concentrazione di fontane, ninfei, grotte, giochi d’acqua e musiche idrauliche.

Rispettivamente al tramonto e di sera, le visite consentiranno di vivere il palazzo e il giardino del Cardinale in due momenti affascinanti della giornata. Il racconto della guida, lo stupore e la meraviglia, saranno gli ingredienti principali che accompagneranno i visitatori durante l’esperienza.

Un’iniziativa che mira anche ad attirare i giovani alla storia e alla bellezza dei luoghi del nostro territorio: “I ragazzi vanno stupiti ed emozionati – ha sottolineato Alessandro Laporta – solo così potremmo avvicinarli di più alla storia e alla cultura. Noto che c’è troppo rumore di sottofondo, in un certo senso: se invece riusciamo a dargli dei piccoli spiragli di luce su cose specifiche riusciremo a fargli apprezzare anche questi ambiti. Almeno così è successo a me”.

La storia: brevi cenni

Il cardinale Ippolito II d’Este, dopo le delusioni per la mancata elezione pontificia, fece rivivere qui i fasti delle corti di Ferrara, Roma e Fointanebleau e rinascere la magnificenza di Villa Adriana. Governatore di Tivoli dal 1550, accarezzò subito l’idea di realizzare un giardino nel pendio della Valle gaudente, ma soltanto dopo il 1560 si chiarì il programma architettonico e iconologico della Villa, ideato dal pittore-archeologo-architetto Pirro Ligorio e realizzato dall’architetto di corte Alberto Galvani.

Il palazzo fu decorato dai protagonisti del tardo manierismo romano.

La Villa era quasi completata alla morte di Ippolito d’Este nel 1572. Ad ulteriori interventi nel XVII secolo seguì un periodo di decadenza, finché il cardinale Gustav Adolf von Hohenlohe ne rinverdì i fasti ospitando anche il musicista Ferenc Liszt (1811-1886).
Acquisita dallo Stato italiano, fra gli anni Venti e Trenta del Novecento la Villa fu restaurata e aperta al pubblico.

Guarda anche: Tivoli, i reparti ospedalieri riapriranno a fine settembre

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