Inceneritore, continua la battaglia per il no: blitz in Campidoglio di Rete Tutela Roma sud
Ospite in collegamento: Marco Alteri, “Rete Tutela Roma sud“
Il progetto relativo al termovalorizzatore di Santa Palomba continua ad essere fortemente osteggiato non solo dai diversi comitati di cittadini, ma anche dai comuni vicini all’area individuata, che si trova a ridosso dei Castelli Romani. Dopo le bocciature della giustizia amministrativa, i comitati stanno raccogliendo le firme per rivolgersi direttamente al Parlamento e all’Esecutivo. Intanto, una petizione popolare di 13mila firme è stata consegnata alla Regione Lazio.
L’ultima iniziativa vede protagonista Rete Tutela Roma Sud, che proprio ieri in Campidoglio ha consegnato ai componenti dell’assemblea capitolina “La verità sull’inceneritore di Roma”: si tratta di un testo in cui sono raccolti i posizionamenti di oltre 40 associazioni e sindaci dell’area metropolitana di Roma, che hanno studiato e analizzato la gestione dei rifiuti e la proposta di bruciarli in un termovalorizzatore, criticandola in maniera argomentata sotto vari punti di vista, da quello economico a quello ambientale.
“Gli inceneritori sono l’emblema della ricerca del profitto di pochi contro l’interesse al benessere di molti, – hanno spiegato dall’associazione – e come noi la pensano in tante e tanti: dalla neoeletta Vittoria Ferdinandi, sindaca di Perugia, ad Antonio Decaro, neo Presidente della Commissione Ambiente del Parlamento europeo, che si è battuto per anni contro gli inceneritori; da Ignazio Marino, ex sindaco di Roma e neo europarlamentare a colei che gli è succeduta nell’amministrazione della Capitale, Virginia Raggi, fino all’antagonista di Gualtieri nelle ultime elezioni, l’avv. Enrico Michetti”.
Come spiega ancora l’associazione, tutti le personalità politiche citate sarebbe concordi nel considerare “impianti come quello di Santa Palomba obsoleti, antieconomici, contrari alla strategia europea sui rifiuti, nocivo per la salute e l’ambiente ed imposto senza alcuna discussione e partecipazione democratica dei territori coinvolti”.
Presenti al dibattito in Campidoglio molti consiglieri di diverse forze politiche, tranne la Presidente del Consiglio capitolino, Svetlana Celli: “L’assenza di democrazia è proprio uno dei punti dolenti della vicenda, – tuona Rete Tutela Roma Sud – infatti l’impianto era assente nel programma con cui Gualtieri si è candidato ed è stato eletto, è mancato il coinvolgimento dei primi cittadini dei Comuni limitrofi a Santa Palomba, e quindi dei cittadini e delle cittadine, fino al rischio di avviare le procedure di Valutazione di Impatto Ambientale nel mese di agosto, quando il Paese intero è in ferie”.
“Chiediamo oggi trasparenza e democrazia, -concludono – che venga rispettata la parte debole, che in queste procedure sono i cittadini e le cittadine, come da parole del Presidente Mattarella e come ci suggerisce l’Europa nelle Raccomandazione della Commissione del dicembre 2023 sulla promozione del coinvolgimento e della partecipazione effettiva dei cittadini e delle organizzazioni della società civile ai processi di elaborazione delle politiche pubbliche”.