Allarme disagio mentale tra i giovani, aumentano anoressia e depressione
Ospite in collegamento a Non solo Roma: Claudio Mencacci, psichiatra e Presidente “Società Italiana di Neuropsicofarmacologia”
Gli under 30 romani sono sempre più in crisi. In forte crescita i fenomeni legati al disagio mentale: anoressia, bulimia, depressione, ansia. Ad aumentare anche il bullismo (soprattutto quello perpetrato online).
Non sono semplici dati questi: ci fotografano un quadro allarmante dove i giovani sono le prime vittime, incagliati in una realtà che – evidentemente – li soffoca. C’è chi parla di incertezza del futuro, di ecoansia, di perdita progressiva dei valori; quale che sia la causa, è ora più che mai necessario, però, trovare soprattutto una soluzione.
Ma in questa fotografia allarmante c’è però un dato che potremmo definire “positivo”: questi giovani sono più consapevoli dei loro sentimenti e, di conseguenza, più propensi a chiedere aiuto quando serve: il boom delle richieste (così è stato definito) è arrivato a Soss, il servizio di supporto, orientamento e sostegno sociale offerto dalla Fondazione Don Luigi Di Liegro.
Si registra “in totale più di 50 chiamate al mese, suddivise equamente tra uomini e donne, di cui più di un terzo però sono ragazze e ragazzi che si sono rivolti al servizio a causa di un disagio per presentare una richiesta di aiuto. Numeri raddoppiati e in costante crescita rispetto allo stesso periodo del 2023“, ha segnalato la fondazione, annunciando che Soss rimarrà attivo anche in agosto.
“A chiamare – riferisce Luigina Di Liegro, segretaria dell’ente – sono per lo più familiari e amici, preoccupati per qualcuno, lamentando la mancanza di attività promosse per chi è affetto da una patologia specifica e che spesso si trova a casa da solo, senza un contatto diretto con i centri di salute mentale. L’aumento di richiesta di aiuto da parte degli under 30 deve spingere le istituzioni e chiunque si occupi di salute mentale ad aprire loro un canale privilegiato. Bisogna investire maggiormente in una rete di servizi psicosociale per le famiglie”.