Che cos’è l’ideologia gender? “A Viso Scoperto” puntata del 26/07/2024. Con Avv. Gianfranco Amato.
Gianfranco Amato affronta questa tematica da anni, ha lanciato diversi allarmi e avvertito di quanto sarebbe successo, gira il mondo tenendo conferenze e cercando di fare comprendere quanto ci sia di sbagliato in questa che non è altro che un’ideologia che nulla ha a che fare con la realtà e tanto meno con la natura, sottolineando a quali pericoli stia andando incontro l’umanità e soprattutto i nostri figli. Recentemente ha scritto un interessante ed esaudiente articolo su Nexus New Times N° 165, la prestigiosa rivista bimestrale edita da Nexus Edizioni: Che cosa è l’ideologia Gender?
I principi di Yogyakarta e l’ideologia Gender
Principi di Yogyakarta (2007): “L’identità di genere si riferisce all’esperienza del genere profondamente sentita, interna ed individuale, che può o non può corrispondere con il sesso assegnato alla nascita, compreso il personale senso corporeo (che può implicare, se liberamente scelte, modificazioni dell’aspetto o delle funzioni del corpo con mezzi medici, chirurgici od altri) ed altre espressioni del genere, compreso l’abbigliamento, l’eloquio ed il linguaggio del corpo” 2.
Nonostante il fatto che non esista a questo riguardo nessun trattato internazionale, nessuna risoluzione ONU, nessun documento giuridico vincolante, l’identità di genere coniata dai citati Principi di Yogyakarta si trova testualmente riportata – addirittura con il metodo del “copia e incolla” – in numerose leggi di Paesi latinoamericani. Che cosa è dunque l’ideologia gender?
Impatto dell’ideologia gender nel diritto
Uomini che si sentono donne, le quote rosa o la pensione anticipata, uomini che si fanno rinchiudere in un carcere femminile o come recentemente successo gareggiano alle olimpiadi contro le donne, queste sono solo alcune conseguenze dell’ideologia gender.
In pochi si sono accorti che abbiamo scampato un enorme pericolo con il DDL Zan che fortunatamente non è stato approvato e che avrebbe sdoganato l’ideologia gender:
DDL ZAN – dall’art.1, lett. d), di quel disegno di legge: “Per identità di genere si intende l’identificazione percepita e manifestata di sé in relazione al genere, anche se non corrispondente al sesso, indipendentemente dall’aver concluso un percorso di transizione”
Francesca Izzo, che è stata tra le fondatrici del movimento femminista “Se Non Ora Quando?”. “È il gender, ovvero l’espressione “identità di genere” che è una questione molto controversa. Le donne in tutto il loro processo di liberazione e di uscita da una condizione di oppressione sociale hanno messo in discussione il genere che veniva loro assegnato e che le poneva in condizione di subalternità. Con questa espressione si sostituisce l’identità basata sul sesso con un’identità basata sul genere dichiarato. Come scriviamo nella lettera, attraverso “l’identità di genere” la realtà dei corpi – in particolare quella dei corpi femminili – viene dissolta. Il sesso non si cancella”
RUOLO DELL’ONU – Le Nazioni Unite promuovono, ormai da diverso tempo, un nuovo modo di considerare l’essere umano, rielaborando i concetti di uomo e donna, i loro rispettivi ruoli in ambito familiare e nelle società, e la stessa relazione tra di essi.
Un’intervista a tutto campo che oltre a ripercorrere le tappe di questa folle ideologia, punta su temi di attualità come il documento dell’OMS sull’educazione sessuale, il ruolo della Chiesa Cattolica, l’indottrinamento scolastico.
Il principio della priorità educativa della famiglia rispetto allo Stato si è stabilito nel 1948, per la prima volta nella Storia dell’Umanità. Si tratta dell’articolo 26, terzo comma, della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, il quale prevede espressamente quanto segue: “I genitori hanno priorità di diritto nella scelta del tipo di educazione da impartire ai propri figli
la funzione educativa non è finalizzata a cambiare i giovani per creare un “uomo nuovo” plasmato secondo una visione ideologica. “Educare” non significa cambiare i giovani indottrinandoli. Il concreto pericolo che queste derive prima o poi possano sdoganare o facilitare lo sdoganamento della pedofilia. Se un minore può decidere di cambiare sesso, sarà anche in grado di decidere se fare sesso o meno con un adulto?
Avv. Gianfranco Amato
Gianfranco Amato, avvocato, opera attivamente nel campo della bioetica da circa 25 anni. È conferenziere a livello internazionale su tematiche bioetiche, riguardanti in particolare la famiglia, l’educazione, le dipendenze giovanili, il diritto naturale. È stato nominato, in qualità di esperto, Direttore del Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio permanente sulle famiglie della Regione Siciliana, con decreto assessoriale n.81/23. È stato più volte audito, sempre in qualità di esperto, sia al Senato sia alla Camera dei Deputati, su proposte di legge attinenti alle tematiche di cui si occupa e in particolare in tema di libertà di opinione e di famiglia. È Presidente nazionale dell’organizzazione Giuristi per la Vita, gruppo di avvocati, magistrati, docenti universitari, che combatte a livello legale in difesa del diritto alla vita, della famiglia e della libertà di educazione. È noto anche in America Latina, soprattutto in Messico, Costa Rica e Cile, dove viene spesso invitato in qualità di esperto internazionale, da istituzioni pubbliche a livello parlamentare, da Ordini Professionali, e da varie Università cui collabora a livello accademico.
Ha scritto una quindicina di libri. Ha ottenuto il premio “Testimoni 2014” dalla Fondazione Fides et Ratio, e il Premio internazionale all’Impegno Sociale 2015 intitolato alla memoria dei giudici martiri Rosario Livatino, Antonino Saetta e Gaetano Costa.
“A Viso scoperto” va in onda tutte le sere, dal lunedì al venerdì, alle 23.00, in replica il giorno successivo alle ore 11.00 escluso il sabato mattina. Contatti: avisoscoperto@radioroma.it