L’arte “è di Casa” ad “A Casa di Amici” e a condurre un nuovo viaggio attraverso le numerose sfaccettature della cultura, è ancora una volta Federico Bianca, docente di discipline letterarie, con il suo spazio “Riscatto Contemporaneo: tra cinema e letteratura”.
L’argomento centrale di oggi, ruota attorno a due figure che hanno segnato e continuano tutt’ora a segnare la storia del cinema, nella sua evoluzione e complessità: Monica Bellucci e Tim Burton.
Monica Bellucci: icona dell’italianità
Riscoprendo tappa per tappa la carriera di Monica Bellucci, non si può non evidenziare la sua imponente partecipazione in pellicole di grande spessore, che l’hanno resa nel tempo, una vera e propria icona di Italianità. ”Gli inizi della sua carriera – esordisce Bianca – come sappiamo, non sono legati al palcoscenico, ma alle passerelle: è stata sin da giovane una modella apprezzatissima a livello internazionale. Già a fine anni 80 appariva in televisione e probabilmente, uno dei suoi primi grandi successi fu un film di Vanzina ‘I mitici Colpo Gobbo a Milano’, dove l’attrice ha avuto la possibilità di farsi conoscere al grande pubblico, ma anche di rivelare a tutti la sua verve comica, spesso elemento mancante in altre personalità cinematografiche”.
La stagione d’oro
La fine degli anni novanta e i primissimi anni duemila, si rivelano una tappa fondamentale per il percorso della Bellucci. “Gli anni d’oro infatti, segnano il periodo in cui la poliedrica attrice ha interpretato in ruoli di rilievo ne ‘La Passione di Cristo’ di Mel Gibson, nel secondo e terzo capitolo di ‘Matrix’ dei fratelli Wachowski, nel capolavoro di Gaspar Noè ‘Irreversible’, noto per una scena di violenza sessuale che destò non poche polemiche, e per ultimo, ma non meno importante, in ‘Malena’, scritto e diretto da Giuseppe Tornatore.
La donna – esempio: madre, moglie, lavoratrice
Nonostante i diversi eventi che l’hanno particolarmente coinvolta nella vita personale, Monica Bellucci non ha mai stoppato in maniera significativa il suo percorso professionale. “Ha preso parte infatti all pellicola ‘007’ di Sam Mendes, ha lavorato a Hollywood, ha lavorato nel set di ‘Diabolik’” mantenendo la sua carriera sempre costellata di grandi successi.
Il Globo d’Oro e prossimi progetti
“Ne il secondo e terzo ‘Diabolik’ dei fratelli Manetti, interpretava un ruolo fondamentale per gli amanti del fumetto: Altea, la compagna dell’Ispettore Ginko, acerrimo nemico di Diabolik. Quest’estate la vedremo poi in un film importante e tanto atteso firmato Tim Burton, ‘Beetlejuice 2’, sequel del capolavoro del’88 e galeotto della storia d’amore fra i due”.
Tim Burton: tra cinema e letteratura, tra cultura alta e cultura popolare
”Tim Burton, rappresenta uno dei registi più importanti degli ultimi lustri. Molto spesso si fa il nome di Quentin Tarantino, quando si parla di grandi ‘sintetizzatori’ di ciò che è popolare, ‘pulp’. Questa stessa capacità di sintesi appartiene perfettamente anche a Tim Burton, con le sue atmosfere noir, cupe, gotiche, che prendono vita da una matrice letteraria…basti pensare che, tra i suoi scrittori preferiti primeggiava Edgar Allan Poe. Oltre questo, anche la notevole capacità di legare tutto ciò con il colore e con il fumetto…”