Non solo Roma con Elisa Mariani – Puntata di Martedì 23 Luglio 2024
Dehors, arriva la proroga dei tavolini all’aperto. Ma Roma vuole proseguire con le restrizioni
Ospiti in collegamento: Nicola Barone, Presidente del CdQ “Rione Monti”, & Sergio Paolantoni, Presidente Fipe Confcommercio Roma
Sono fronti praticamente opposti quelli che si susseguono, ormai da tempo, sulla questione dehors. Da una parte i residenti del centro storico di Roma che si appellano al decoro e alla sicurezza, dall’altra i commercianti che vedono le strutture come una spinta favorevole per il settore (in ripresa).
Da dopo il Covid, infatti, sono proliferati tavolini e pedane utili a favorire una socialità all’aperto che riduceva i contagi, ma volte con “invasioni di campo” eccessive. Da qui la protesta, neanche troppo velata, dei residenti che si appellano non solo alla necessità di fruire liberamente degli spazi pubblici, ma anche di garantire sicurezza (in molti raccontano come spesso sia impossibile per un disabile – o anche per le stesse ambulanze – muoversi con facilità).
Nel frattempo, si è andati avanti di proroga in proroga. La novità è che ora l’esecutivo punta a mettere mano con una riforma più organica della materia: in Consiglio dei ministri è approdata, infatti, la norma che proroga i tavolini all’aperto, ma è proprio il Campidoglio a far trapelare le sue intenzioni di mantenere, invece, regolamenti più restrittivi.
Il Comune di Roma si oppone contestando anche il metodo: per il presidente della Commissione Commercio, il dem Andrea Alemanni, “il titolo per il suolo pubblico lo rilasciano i Comuni. Vediamo il testo di cui si parla, ma sino ad ora il Governo ha solo complicato i processi”. Ossia, è il ragionamento, l’esecutivo può fissare sì dei principi, ma poi nella loro applicazione pratica rimarrebbe la libertà di Roma Capitale nell’applicarli, secondo le proprie norme. E con il suo regolamento il Campidoglio punta a mettere dei paletti più rigidi, non il contrario. Il testo, approvato a giugno, dovrebbe arrivare in Assemblea capitolina per il via libero definitivo a settembre (anche se fonti interne non escludono uno slittamento).
Salvate cinque persone in mare: il racconto dell’ex campione di moto d’acqua Massimiliano Pomponi
Ospite in collegamento: Francesco Baldini, giornalista di “Civonline“
La prontezza di riflessi e l’abilità hanno trasformato una domenica di pericolo in una giornata di solidarietà ed eroismo. Una giornata che non verrà dimenticata facilmente da Massimiliano Pomponi, imprenditore edile di Civitavecchia ed ex campione di freestyle con moto d’acqua, che ha salvato cinque persone in due distinti episodi tra Civitavecchia e Santa Marinella, a distanza di poche ore.
Attorno alle 16 Pomponi, come raccontato da lui stesso, in sella alla sua moto d’acqua, si è accorto di una barca in difficoltà di fronte alla piscina comunale, dove è presente tra l’altro una secca. E in effetti l’imbarcazione si era incagliata e, a causa del vento, era impossibile riuscire a governala.
A bordo una famiglia indiana uscita dal porto Riva di Traiano e, in quel momento, in preda al panico. Così Pomponi ha iniziato una serie di viaggi tra la barca e la riva, trasportando uno a uno tutti i membri della famiglia al sicuro. Nel frattempo erano stati allertati i soccorsi, con gli ormeggiatori che hanno provveduto a disincagliare la barca a vela.
Già in tarda mattinata, lo stesso ex campione di freestyle stava facendo un giro con la sua moto d’acqua quando, nei pressi dello stabilimento Little Paradise, è stato richiamato dalle urla di un uomo su una barca a vela che chiedeva disperatamente aiuto per un ragazzo il quale, dopo essersi tuffato in mare per un bagno, non riusciva a tornare a bordo a causa delle forti correnti. Senza esitare, Pomponi si è precipitato verso il giovane, trovandolo visibilmente esausto. Con un’abile manovra, è riuscito a farlo aggrappare alla sua moto d’acqua e lo ha trainato lentamente fino alla barca, mettendolo in salvo.
Un doppio salvataggio provvidenziale, il suo, che ha permesso di scongiurare una tragedia.
Civitavecchia-Olbia, traghetto più costoso d’Italia
Il collegamento marittimo tra Civitavecchia e Olbia si conferma il più caro d’Italia, secondo un recente studio condotto dall’associazione dei consumatori Adiconsum Sardegna.
L’indagine, che ha esaminato le tariffe di alcune delle principali rotte estive, ha messo in luce costi proibitivi per le famiglie che intendono viaggiare verso la Sardegna.
L’analisi ha preso in considerazione un viaggio ipotetico con partenza la sera del 16 agosto e arrivo la mattina successiva, con ritorno previsto per sabato 24 agosto. Per una famiglia composta da due adulti e due bambini, con auto al seguito, il costo minimo per un viaggio con sistemazione in poltrona all’andata e posto libero al ritorno si attesta a 1.324 euro. Se invece si opta per una cabina interna, il prezzo sale a 1.640 euro.
La tratta Genova-Olbia, nelle stesse date, presenta un costo di 1.483 euro per la cabina interna, mentre per la rotta Genova-Porto Torres, con andata in cabina e ritorno in poltrona, il costo è di 1.323 euro.
Un’alternativa leggermente meno onerosa è rappresentata dal collegamento Piombino-Golfo Aranci: andata e ritorno in cabina costano complessivamente 1.094,50 euro.
Anche i traghetti per la Sicilia registrano tariffe elevate. Per il periodo considerato, la rotta Livorno-Palermo (andata in cabina, ritorno con posto libero) costa almeno 1.099 euro. La Genova-Palermo, con andata in cabina interna e ritorno con posto libero, parte da 1.210 euro, mentre la Napoli-Palermo, con andata e ritorno in cabina interna, ammonta a 922 euro.
«Non bastava il caro-voli, il caro-autonoleggio e il caro-taxi: all’elenco si aggiunge a buon titolo anche il caro-navi, per completare il quadro terribile dei costi dei trasporti per la Sardegna», ha dichiarato Giorgio Vargiu, presidente di Adiconsum Sardegna.
L’aumento dei costi dei trasporti marittimi rappresenta un ulteriore ostacolo per le famiglie italiane che desiderano trascorrere le vacanze estive in Sardegna o in Sicilia. La situazione, secondo l’associazione e non solo, richiede un intervento urgente delle autorità competenti per garantire tariffe più accessibili e sostenibili, favorendo così il turismo e l’economia locale.
Adiconsum ha sollecitato il governo e le compagnie di navigazione a trovare soluzioni che possano ridurre i costi per i consumatori, auspicando un confronto che porti a tariffe più eque e trasparenti.
Kinky Ensemble protagonista all’Arena Pincio
Una serata di musica, ad ingresso libero all’Arena Pincio, con la Kinky Ensemble, composta da quattordici elementi, pronta a coinvolgere il pubblico, accompagnandolo in un viaggio tra swing, jazz e colonne sonore che hanno fatto la storia del cinema. L’appuntamento è per mercoledì alle 21 con la serata organizzata dall’Unione musicale civitavecchiese, grazie al prezioso contributo della Fondazione Ca.Ri.Civ. ed il sostegno del Comune.
L’ensemble diretta dal maestro Giovanni Cernicchiaro, e nata dall’intuizione e dalla determinazione di Stefania e Cristiana Barbaranelli, “funziona e crea una bella atmosfera – ha commentato Cernicchiaro – questa “strana” jazz band di fiati e pianoforte proporrà arrangiamenti ad hoc ispirandosi a film come “La pantera rosa” o “I predatori dell’Arca perduta” passando per Moonlight Serenade, fino “Sing sing sing”, il Valzer n. 2 di Shostakovich e tanti altri brani di successo”.
Una serata da non perdere, a detta della presidente dell’Umc Rita Busato che ha ricordato come, proprio grazie alla Fondazione Ca.Ri.Civ. quest’estate sono stati tre gli appuntamenti per la città. “Quello della banda Puccini alle Terme di Traiano in occasione della Festa della musica – ha ricordato – e quello che a settembre vedrà tre pianisti esibirsi al museo, per far conoscere e rilanciare anche questa nostra bellissima struttura”. Qui si esibiranno i pianisti Emiliano Manna, Tiziano Leonardi e Sofia Colaiacomo, “in un concerto esclusivamente pianistico – ha spiegato il maestro Manna – con esibizioni a due, quattro e sei mani, portando delle mie composizioni ma eseguendo anche brani classici e della tradizione italiana”.
D’altronde, come ribadito dalla presidente Gabriella Sarracco “la Fondazione ha sempre creduto nella scuola della musica e nella banda, abbiamo sempre lavorato insieme e negli anni la scuola ha dimostrato di cosa è capace – ha aggiunto – i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Evadere con la musica credo sia la cosa più bella, è per questo che invitiamo tutti a partecipare ed è per questo che lavoreremo per creare sempre più occasioni di questo genere, valorizzando anche altre location”. “Saremo vicini a queste iniziative – ha concluso l’assessore alla Cultura Stenia Tinti – anche in futuro, impegnandoci a lavorare in stretta sinergia con queste realtà locali”.
“Rome Future Week”, la Capitale si prepara per la kermesse su innovazione e futuro
Ospite in collegamento: Michele Franzese, ideatore di “Rome Future Week”
Roma si prepara ad accogliere una grande kermesse fatta di conferenze, talk, mostre, workshop dove il tema portante sarà: immaginare il futuro insieme alla community di innovatori che ne prenderanno parte. Aziende, professionisti, università, enti e organizzazioni. Saranno centinaia gli eventi in calendario dal 16 al 22 settembre in una serie di location diffuse nella città – scoprire cosa aspettarci dal futuro in molti settori: dalla tecnologia alla mobilità, dall’economia alla cultura, dalla ricerca alle smart city.
Dopo una prima edizione di ampio respiro e grande successo di pubblico, torna, quindi, la “Rome Future Week“, iniziativa ideata da Michele Franzese e SCAI Comunicazione, con l’alto patrocinio del Parlamento Europeo e fortemente voluta dall’Assessora alle Attività Produttive e Pari Opportunità di Roma Capitale, Monica Lucarelli, con l’obiettivo di scrivere la parola “futuro” sul libro ideale della capitale.
Tra i molti appuntamenti che arricchiranno la “settimana futuristica” di Roma, un risalto particolare sarà dato al mondo della cultura, della creatività e dell’innovazione, al servizio del sociale. Non mancherà poi un focus dedicato alla tecnologia, uno dei temi portanti dei nostri giorni, con incontri dedicati alla comunicazione e ai new media. E ancora, dibattiti su ricerca, salute, benessere, innovazione finanziaria, senza tralasciare le tecnologie che stanno cambiando di continuo la nostra epoca, con un impatto sul futuro ancora tutto da decifrare: Intelligenza Artificiale, Metaverso e Blockchain.
Un’attenzione particolare sarà poi rivolta al pubblico: tutti gli appuntamenti sono pensati per consentire un confronto costante tra relatori e partecipanti, in modo da coinvolgere tutte le generazioni: bambini, giovani e professionisti. Gli eventi inizieranno dalla mattina, ma sono in programma anche 7 eventi serali a partire dalle 20:00.
Tante le location, diverse per area geografica e specializzazione, tra cui il Consorzio Elis/Consel, la European School of Economics e la Case delle Tecnologie Emergenti, e ancora luoghi iconici come Cinecittà World, Casale dei Cedrati, Castelletto di Torre Angela e molte altre che ospiteranno diversi eventi in differenti giorni della settimana.
“Abbiamo ideato Rome Future Week con l’obiettivo di lasciare il segno, sin dalla sua prima edizione. Desideriamo che le persone si connettano con il futuro e tra di loro, che scambino idee ed informazioni per contribuire a migliorare la società in cui viviamo; – dichiara Michele Franzese – siamo dei connettori e colleghiamo non solo le varie anime della città di Roma, ma anche sensibilità, conoscenze e la voglia di futuro di ciascuno di noi”.
Se è vero che Rome Future Week è proiettata ad immaginare il futuro, l’impegno della manifestazione è anche rivolto al presente, con un’attenzione particolare a quelle situazioni critiche in cui le persone sono in condizioni di disagio alimentare. Per questo, in questa edizione, l’organizzazione ha voluto offrire non solo un messaggio di solidarietà, ma un vero impegno concreto verso tutte quelle persone che hanno difficoltà anche a trovare un pasto quotidiano. Saranno oltre 30.000 i pasti che Rome Future Week, insieme al Progetto Impatto Positivo ed alla società Recuperiamo, donerà ai principali enti caritatevoli, tra cui la Caritas, che ogni giorno sul territorio sono al fianco delle persone più fragili.