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Geopolitica, guerra, NATO, UE e BRICS (Con Lorenzo Maria Pacini)

Geopolitica, guerra, NATO, UE e BRICS “A Viso Scoperto” puntata del 12/07/2024.

Lorenzo Maria Pacini, docente di filosofia politica, interviene sui recenti avvenimenti in ambito geopolitico, dando una visione chiara e decisamente lontana dal mainstream.

Iniziamo dal bombardamento su un ospedale di Kiev, che ci dà spunto per parlare della guerra dell’informazione. Sul campo la Russia avanza e bombarda le piste che dovrebbero ospitare gli F-16. Mentre gli aiuti finanziari della NATO all’Ucraina, stabiliti in 40 miliardi di euro, violano il trattato stesso.

La strana strategia di UE e NATO

Ma se non bastassero armi e soldi, la UE aggredisce la Russia anche con le sanzioni, mentre Putin minaccia di bombardare le capitali europee che dovessero ospitare missili USA a lungo raggio.

L’Unione Europea si fa sempre più guerrafondaia con la candidatura ad alto rappresentante della Kallas primo ministro estone, che vuole bombardare la Russia e su Instagram posa con un soldato mimando la pistola in stile James Bond.

La metà dei cittadini dell’Unione Europea non si è recato alle urne, dando il chiaro segnale di non riconoscersi nella UE e nelle sue politiche, chi è andato a votare ha espresso una chiara volontà di cambiamento, ciò nonostante 25 paesi su 27 hanno votato la riconferma ella Von Der Leyen come presidente della Commissione Europea, Meloni astenuta e Orban contrario.

Insomma la UE se ne infischia non solo del voto, ma anche degli scandali e dei conflitti di interesse della Von Der Leyen, che solo per il caso sms sarebbe incandidabile. Non c’è rappresentanza del volere popolare nelle istituzioni europee e la cosa più curiosa è che le destre europee sostengono la sinistra. In ogni caso l’equilibrio nell’Unione Europea resta stabile e con ogni probabilità il gruppo dei Patrioti sarà escluso da ogni carica, alla faccia della democrazia.

D’altronde la UE è serva USA nonché sotto ricatto militare, si pensi al numero di basi NATO e USA nel nostro paese. In questo clima sale la violenza con l’attentato al premier slovacco Fico, lo strano incidente di Orban e per ultimo il fallito attentato a Trump.

I BRICS avanzano e mettono gli USA all’angolo

Ai BRICS si sono uniti cinque nuovi paesi nel gennaio 2024: Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Egitto, Iran ed Etiopia. L’Argentina invece ha rifiutato di aderire ai BRICS.

Putin ha recentemente dichiarato: “30 nuovi paesi hanno presentato formalmente la loro domanda per aderire ai BRICS nel 2024. Se il blocco approverà tutte le richieste delle 30 nazioni, allora i BRICS potrebbero diventare un gruppo di 40 membri. È più grande in termini di potere finanziario e PIL e potrebbe competere con il dollaro americano e altri alleati occidentali”.

Il presidente russo non ha menzionato i nomi dei paesi che sono pronti ad aderire.

Senza contare l’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai OCS è un organismo intergovernativo fondato il 14 giugno 2001 dai capi di Stato di sei Paesi: Cina, Russia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan.

Questi paesi, con l’eccezione dell’Uzbekistan, facevano già parte del Gruppo di Shanghai. Dopo l’adesione dell’Uzbekistan, nel 2001, i membri dell’organizzazione decisero di cambiarne il nome in quello attuale.

I paesi del BRICS hanno superato la colonizzazione americana, mente il primo partner strategico della NATO sarebbe, udite udite, il Kenya!

I BRICS avanzano, la UE arretra
I BRICS avanzano, la UE arretra (Cflm001, Public domain, via Wikimedia Commons)

Infine le elezioni in Francia, dove il partito della Le Pen, che tutti indicano come grande sconfitto, ha preso di gran lunga più voti di tutti (10.109.044 voti per RN, 7.040.232 per il Front Populaire, 6.692.365 per Ensemble) e se vigesse il sistema inglese oggi sarebbe al governo.

“A Viso scoperto” va in onda tutte le sere, dal lunedì al venerdì, alle 23.00, in replica il giorno successivo alle ore 11.00 escluso il sabato mattina. Contatti: avisoscoperto@radioroma.it

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