Nel salotto della regina padrona di casa, Henry Pass, si parla degli inquietanti pali neri che sono recentemente comparsi in molte strade italiane ad alto scorrimento, i quali dovrebbero fornire wi-fi e connettersi con le macchine intelligenti del futuro per coadiuvarne la mobilità.Fungeranno anche da base di ricarica per droni in grado di sorvolare i territori circostanti e raccogliere ulteriori informazioni sul meteo e sul traffico.
Gabriele Ceracchini anche conosciuto come Shin Sekai- fondatore del Neomondismo, ospite fisso nella fazione dei “liberanti”, sempre con indosso il suo mantello verde che rappresenta la ri-connessione con la natura (con la Dea), esprime il suo scetticismo circa la possibilità che questi impianti siano realizzati per il benessere dei cittadini e suggerisce che vadano inquadrati come l’ennesimo tentativo, da parte delle elites, di aumentare il controllo sulla popolazione.
Il noto dj Emanuele Pompili, dalla parte dei “Conservanti”, stempera i toni dichiarandosi invece favorevole a questo tipo di tecnologia.
Il simpatico Pinzimonio, che in questa puntata affianca Ceracchini tra i liberanti, sfodera le sue consuete battute e i suoi doppi sensi, sempre incoraggiato dalla regina madre Henry Pass, allo scopo di offrire agli spettatori qualche momento di ilarità.
Si continua parlando poi di un argomento molto preoccupante: gli espropri di terreni agricoli che si stanno verificando in Sardegna nell’ambito del progetto “Tyrrhenian link”, che prevede di collegare Sicilia, Sardegna e penisola italiana attraverso un doppio cavo sottomarino in grado di portare corrente elettrica prodotta da fonti rinnovabili.
La pietra dello scandalo sta nel fatto che la società Terna, incaricata di realizzate l’infrastruttura, sta effettuando un esproprio coattivo nei confronti di un cittadino di Selargius che non ha accettato di vendere il proprio terreno e, nonostante questo, sta procedendo a sradicare gli ulivi presenti nel terreno, uccidendoli.
Centinaia di sardi si sono riuniti per protestare dando vita a quella che viene definita “la rivolta degli ulivi”.
Nel frattempo raggiunge lo studio anche il noto giornalista sportivo Andrea Colaccione, il quale elogia il popolo sardo per il suo orgoglio e la sua forte identità che gli consentono sempre di mobilitarsi in difesa di cause meritevoli.
Ceracchini ribadisce la violenza di questi espropri e sottolinea come si rendano possibili solo in quanto, tecnicamente, il cittadino cui sono intestati i terreni non è altro che una finzione giuridica (un cognome nome scritto grande) di proprietà dello stato. Quindi nessuno di noi, in quanto uomo o donna vivente, avrebbe delle vere proprietà, ma gestirebbe, tramite il proprio cognome nome, dei beni, solo finché lo stato non decide di toglierceli, come nel caso in oggetto.
Ceracchini spiega anche che, tramite il Neomondismo, sarebbe possibile proteggere i terreni intestandoli al Tempio del Nuovo Mondo, rendendoli sede di attività di culto e, di fatto, non più pignorabili o espropriabili da parte di nessuno.
Per avere informazioni sul Neomondismo www.neomondismo.org