Negli Stati Uniti un giornalista, Michael Schellenberger, ha pubblicato le conversazioni private tra medici della Wpath, un’organizzazione privata che è considerata la massima autorità nel campo della salute delle persone transgender e con disforia di genere, al punto da dettare le linee guida ai governi di tutto il mondo.
Sono emersi diversi scambi di messaggi privati che sollevano molti dubbi sulla bontà di queste linee guida. Ad esempio, i medici della Wpath sono consapevoli dei rischi per la salute delle persone che assumono ormoni e farmaci che bloccano la pubertà, come la triptorelina. I bambini e i loro genitori non sarebbero minimamente consapevoli di questi rischi e in grado di fornire un consenso realmente informato. Negli Stati Uniti lo scandalo dei Wpath file è stato soprannominato la wikileaks delle operazioni del cambio di sesso.
In Italia c’è l’inchiesta della Procura di Firenze che sta indagando sull’operato dell’ospedale Careggi, dove sembra, secondo l’ipotesi investigatoria, che sia stata somministrata la triptorelina senza il precedente e necessario supporto psicologico per i pazienti.
Ne parliamo a Camelot con: la psicologa Antonella Sagone, la professoressa Claudia Placanica, l’avvocato Gianfranco Amato e Giovanni Attinà, il padre di una ragazza che è stata in cura al “Careggi” e che ha completato il processo di transizione da un sesso ad un altro.