Ventisei rapine messe a segno solo negli ultimi otto mesi negli uffici postali romani, l’ultimo sabato mattina all’Aurelio con un anziano preso in ostaggio dai banditi. Ora verrà innalzata la soglia di attenzione da parte delle forze dell’ordine, ovvero Questura e comando provinciale dei carabinieri, con frequenti passaggi delle pattuglie vicino alle agenzie. Di recente c’è stato un aumento degli assalti a mano armata, da parte di bande specializzate, quasi sempre composte da pregiudicati romani, con l’ausilio di basisti. Basta scorrere l’elenco dei quartieri presi di mira dalle «paranze» di malavitosi per rendersi conto quanto il fenomeno sia diffuso sul territorio di Roma e provincia: solo fra il 2023 e il 2024 i rapinatori sono entrati in azione, in alcune circostanze anche a più riprese, fra Aurelio, Vitinia-Acilia, Primavalle-Casalotti, Boncompagni-Veneto, Grottarossa, Cassia-Tomba di Nerone, Don Bosco-Cinecittà, Colli Albani-Appio, Tuscolano-Vermicino, Magliana, Villa Gordiani, Casal Bruciato, Pietralata, Tivoli e Ciampino. A questi episodi, con impiegati e clienti minacciati con le armi da fuoco o i taglierini, in certi casi presi anche in ostaggio, si aggiungono i furti messi a segno con auto ariete o con sistemi per lo smantellamento dei bancomat. Spesso nei fine settimana, quando i contenitori blindati sono stati appena riempiti, come anche quando c’è il pagamento delle pensioni.