Il «treno dell’inclusività», lanciato da Atac con la livrea arcobaleno come simbolo del rispetto per i diritti della persona, è entrato in servizio lunedì mattina sulla metro A, e vi rimarrà tutta estate: ha già raccolto centinaia di cuoricini e like come sfondo di selfie e storie su sfondo multicolore. “Il primo treno allestito con i colori della bandiera pride progress, raccoglie tutti i colori della comunità arcobaleno!» commenta l’azienda, fiera di rilanciare i “valori dell’inclusione nella settimana del Gay Pride”. E’ stato diffuso un video sui canali social di Atac, ha fatto oltre 100mila visualizzazioni in meno di tre ore. Dall’altra parte va invece sottolineata la linea critica, quella di Pro Vita & Famiglia, per le aperture su temi come su utero in affitto, adozioni gay, lezioni scolastiche sul genere fluido e transizione sessuale dei minori. “Ogni giorno i romani sperimentano l’inadeguatezza e i pesanti disservizi della metropolitana di Roma – osserva Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia-. Tra sporcizia, ritardi, sovraffollamento, sospensioni del servizio, scarsità di treni, scale mobili e ascensori fuori servizio, lavori interminabili, borseggiatori e scarsa accessibilità per le persone con disabilità, lanciare una operazione arcobaleno per ingraziarsi la lobby LGBTQIA+ è un sopruso e un insulto a milioni di cittadini”. L’associazione chiede al sindaco Gualtieri di informare i romani su quanto sia costata questa operazione alle loro tasche, preannunciando che è già stato chiesto ad alcuni consiglieri comunali di accedere agli atti amministrativi per fare chiarezza.