E’ stata istituita una commissione tecnica, coordinata da una figura super partes, per ricostruire la catena di errori e i bug informatici che lunedì, intorno all’1.30, ha bloccato la trasmissione dei dati delle elezioni europee, con la conseguenza che i risultati definitivi dei voti di lista e delle preferenze sono arrivati soltanto in tarda serata. E’ stato lo stesso sindaco Roberto Gualtieri che ha chiesto di riunire un pool di lavoro presieduto da un esperto dell’Agid, l’Agenzia per l’Italia digitale istituita dal governo Monti e posta sotto la vigilanza della presidenza del Consiglio dei ministri. L’Avvocatura studia il contratto con la società informatica legata al Comune per capire se sia possibile rescinderlo e applicare le penali previste. Un’operazione verità da concludere al più presto per fermare la valanga di critiche che hanno travolto il Campidoglio. Ieri anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha esternato il suo disappunto, spiegando che “L’Italia è l’unica nazione in Europa che non ha ancora concluso le operazioni di spoglio e che quindi non ha ancora individuato il numero di parlamentari eletti per ogni forza politica. Il tutto – ha denunciato – grazie al blocco di alcune sezioni di Roma dovuto a un problema del sistema informatico della città: una cosa vergognosa e impossibile da spiegare al mondo”.