Arrivano 4 milioni e mezzo dalla Giunta regionale del Lazio per sostenere la rete dei centri antiviolenza (CAV) e delle case rifugio (CR), composta da 26 CAV e 10 CR; un milione di euro è destinato al “contributo di libertà”, azione promossa per sostenere economicamente le donne nel loro percorso di fuoruscita dal circuito di violenza; 312.500 euro sono destinati all’attivazione di un progetto sperimentale finalizzato al sostegno psicologico per donne minorenni vittime di violenza e minori vittime di violenza assistita.
Per l’assessore alle pari opportunità Simona Baldassarre “programmare in modo rapido ed efficiente le risorse destinate ai diritti e alle pari opportunità per proteggere le donne vittime di violenza e i loro figli è fondamentale per condurre quella guerra alla violenza di genere che è sempre più necessaria a fronte dei tristi e allarmanti casi di cronaca che si susseguono”.
E per essere operativi e risoluti occorre utilizzare tutti gli strumenti di contrasto alla violenza e di difesa delle donne, a partire dai CAV e dalle Case rifugio, perché tante donne hanno bisogno di un aiuto concreto sui territori.
Questi fondi sono inoltre imprescindibili per queste strutture, portate avanti da tante volontarie, che toccano con mano ogni giorno il fenomeno della violenza sulle donne, ed è fondamentale dare risposte chiare anche alle operatrici, che vanno in trincea. Baldassarre ha ricordato come la rete antiviolenza della Regione Lazio sia diffusa capillarmente su tutto il territorio ed operativa anche presso alcune Università, dato che questa piaga non conosce differenze geografiche o sociali ed è necessario agire in modo strutturato.