In questa puntata light di Extra vogliamo raccontare un innovativo progetto di riqualificazione urbana che da qualche tempo sta interessando alcuni quartieri difficili della periferia romana. I primi risultati sono stati presentati oggi nel corso di una conferenza stampa che ha fatto il punto su un’esperienza innovativa e che sta raccogliendo già i primi consensi positivi tra i residenti e i commercianti delle zone interessate.
L’obiettivo è nobile e al contempo ambizioso: rigenerare i quartieri non solo attraverso i lavori di costruzione, ma anche riducendo le distanze tra amministrazione, uffici e comunità locali. E i motori propulsori di questa rivoluzione innovativa sono i “Laboratori di Quartiere”, nati da una collaborazione tra il Campidoglio, gli amministratori dei Municipi locali e gli esperti delle università Sapienza, Roma Tre e Luiss.
L’iniziativa sinora è stata attuata in Corviale, Tor Bella Monaca, Santa Maria della Pietà, Centocelle-Mistica, Quarticciolo e Bastogi, aree periferiche dove sono in corso progetti di rigenerazione urbana e recupero di immobili abbandonati: ogni laboratorio ha referenti specifici, obiettivi chiari e una collaborazione con una delle tre università.
I sei progetti mirano a contribuire alla rigenerazione urbana attraverso un modello di governance condivisa tra strutture centrali, dipartimenti e municipi, partendo dall’apporto delle comunità locali nelle fasi di co-pianificazione e co-progettazione. L’obiettivo è fare scelte condivise, accettate e sentite come proprie dagli abitanti dei quartieri.
Durante l’incontro, organizzato con il contributo di Next Economia, sono stati esplorati i benefici dei Laboratori di Quartiere nella creazione di spazi di partecipazione della società civile, oltre al miglioramento delle infrastrutture tecniche e sociali. Il sindaco Roberto Gualtieri ha spiegato che la rigenerazione materiale degli edifici è necessaria, ma non sufficiente, sottolineando l’importanza della riqualificazione sociale delle aree urbane. Ha evidenziato il bisogno di ripensare l’integrazione di componenti e funzioni mancanti nelle periferie e di riorganizzare gli spazi pubblici. Senza i Laboratori di Quartiere, non sarebbe stato possibile immaginare la riqualificazione sociale delle aree urbane.
L’assessore Maurizio Veloccia ha sottolineato il nuovo patto di collaborazione tra istituzioni, comunità e territori costruito attraverso i Laboratori, che ha permesso di sviluppare i progetti del PNRR e altri interventi di rigenerazione urbana. La grande partecipazione conferma che non bastano i progetti e la ristrutturazione materiale dei quartieri, ma è necessario coinvolgere il territorio per costruire un’identità collettiva.