“Solidarietà a Chef Rubio. Il terrorismo sionista va fermato” scrivono su uno striscione gli studenti in tenda nelle università di Roma, Bari, Pisa, Genova, Torino. Il messaggio è rivolto a Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio, aggredito sotto casa sua. Vicinanza che arriva anche dai liceali romani. “Lo squadrismo sionista non passerà” dicono gli studenti dell’organizzazione Osa. Davanti al liceo Cavour della Capitale si è, quindi, svolto un sit in con lo striscione che riportava le stesse parole scritte sul lenzuolo esposto dai ragazzi e dalle ragazze in tenda. I liceali, con dei cartoncini tra le mani, hanno espresso messaggi di vicinanza a Chef Rubio anche al Plauto, al Pilo Albertelli e al Rossellini di Roma. “La solidarietà non si condanna” si legge. E ancora: “il sionismo non passerà”. Lui risponde dai social: “Grazie a tutte e tutti per il sostegno. Alla fine punti in testa dove mi hanno dato la martellata, tagli ed escoriazioni dove mi hanno preso a mattonate, frattura dell’orbita facciale dove sono finiti i 60 pugni mirati, e si ricomincia. Un abbraccio alla comunità ebraica“. Lo scrive su X, Gabriele Rubini, postando una sua foto con il volto tumefatto e la testa fasciata il giorno dopo la denuncia, sempre sui social, “di essere stato massacrato da ebrei sionisti” sotto casa sua.