Punto di Rottura, il programma che spacca l’informazione a metà oggi si è occupato di una frase vecchia come le fondamenta romane.
Chi non ha mai sentito dire “l’abito non fa il monaco”?.
Bene non siamo ipocriti oggi questa frase vive di sole apparenze per la maggior parte delle persone, abbiamo sempre assistito a lavori non dati o peggio ancora a persone non accettate per il modo di porsi o anche solo vestirsi. Tutto parte da un articolo letto questa mattina da Rush che mette in luce una polemica del comando dei vigili, per il Giubileo ci dovrà essere un dress code dedicato e accurato. Niente capelli lunghi o con tanto gel queste sono alcune delle richieste, la polemica è subito scoppiata, ma soffermiamoci oggi nel riflettere ancora sulla domanda posta in alto.
Il conduttore ha scelto come ospite il Sociologo Mario Pedrazzini, che con un dialogo accurato e logico, ha affrontato insieme a Rush il perché ad oggi la società non accetti ancora che l’abito non fa in monaco. Il ragionamento porta a pensare che ogni posto di lavoro deve prevedere un dress code, chiaro che i vigili urbani debbano rispettare il loro come un avvocato in tribunale il suo. Il conduttore ad un certo punto del programma chiede ciò agli spettatori, vi fareste seguire più da un avvocato in giacca e cravatta o da uno in maglietta a mezze maniche?
Una domanda che dovrà trovare una risposta in ognuno di noi, ponetevela e ragionateci, queste le parole di Rush nel pronunciarla.