Un dirigente della Regione Lazio in servizio a Frosinone presso l’Area Decentrata Lazio Sud è stato sospeso dall’incarico (ma non dal lavoro) sulla base di un provvedimento del Giudice delle Indagini Preliminari di Cassino che lo sospetta del reato di ‘corruzione per l’esercizio della funzione’.
A portare avanti le indagini sono stati i carabinieri Forestali che hanno controllato la corretta assegnazione dei fondi europei del Piano di Sviluppo Rurale.
Ipotizzano sei episodi di corruzione ‘per l’esercizio della funzione’ cioè il fatto che nell’ambito della sua attività il dirigente abbia accettato regali ed utilità.
Dieci le persone denunciate tra imprenditori agricoli e funzionari.
Il dirigente, secondo l’accusa, avrebbe accettato alcune mozzarelle di bufala, gasolio a prezzo scontato, un pranzo al ristorante, forniture di olio d’oliva. Gli viene contestata l’assunzione della figlia in una cooperativa agricola alla quale aveva risolto i problemi che ne bloccavano le pratiche di finanziamento. E di avere accettato la promessa di assunzione di un altro figlio in un’altra cooperativa che aveva analoghi problemi.
In un caso è accusato di essersi informato sullo stato di avanzamento di un procedimento, tranquillizzando l’imprenditore sui tempi di arrivo del finanziamento.