Collaborazione tra paesi, organizzazioni internazionali e altre entità globali. I partner possono variare ma l’obiettivo è comune: collaborare insieme per affrontare sfide comuni, promuovere lo sviluppo sostenibile, garantire la pace e la sicurezza, nonché affrontare questioni transnazionali come il cambiamento climatico, la povertà, le malattie, il terrorismo e molti altri problemi globali.
Sono i capisaldi della cooperazione internazionale, la nuova frontiera dell’impegno civile e dell’economia che attraverso progetti ambiziosi e le collaborazioni tra aziende e realtà del no-profit cerca di favorire lo sviluppo economico, sociale e culturale di territori meno avvantaggiati.
La cooperazione può assumere molte forme, tra cui accordi bilaterali e multilaterali, assistenza allo sviluppo, scambi commerciali, trattati internazionali e appunto partnership pubblico-privato. E gli obiettivi della cooperazione internazionale possono essere molteplici, alcuni profit e altri invece a scopo benefico: spaziano dalla promozione dei diritti umani e della democrazia alla protezione dell’ambiente e alla gestione delle crisi umanitarie, fino al varo di veri e propri progetti per l’insediamento di nuove attività produttive.
Un modello operativo virtuoso che permette di aiutare i paesi meno fortunati ma che rappresenta anche un’opportunità economica per le aziende che vi aderiscono. Un po’ quello che potrebbe accadere con il piano Mattei, l’ambizioso progetto che il governo Meloni vuole mettere in campo per cercare di arginare i flussi migratori dal continente africano sino all’Europa ma che, in realtà, potrebbe tradursi anche in una serie di occasioni di sviluppo per le aziende occidentali che vorranno investirvi.
Il Piano Mattei propone un approccio strategico per stabilire una nuova partnership tra l’Italia e gli Stati africani, prendendo ispirazione da Enrico Mattei, il fondatore dell’Eni, che già negli anni Cinquanta aveva cercato un rapporto di cooperazione con i Paesi africani per lo sviluppo delle risorse naturali. Questo piano energetico e sociale intende replicare l’approccio “non predatorio” e “globale” dell’Europa nei confronti dell’Africa: in altre parole, mira a promuovere lo sviluppo sostenibile del continente africano senza sfruttarlo.
Il Piano Mattei dispone di 5,5 miliardi di euro tra crediti, operazioni a dono e garanzie, di cui circa 3 miliardi provengono dal fondo italiano per il clima e 2,5 miliardi e mezzo dal fondo per la Cooperazione allo sviluppo. Il governo prevede di coinvolgere istituzioni finanziarie internazionali, banche multilaterali di sviluppo, l’Unione europea e altri Stati donatori per la realizzazione del piano. Sono previsti progetti pilota in almeno 9 Paesi africani e interventi in settori chiave come istruzione, formazione professionale, agricoltura, salute, energia e gestione delle risorse idriche.
Ma come tradurre in azioni concrete questo progetto? Questo è uno dei temi che sarà possibile approfondire nel corso di Codeway Expo, l’evento di punta per la cooperazione internazionale, organizzato da Fiera Roma e Internationalia. Realizzata con il supporto di Camera di Commercio di Roma e Regione Lazio, il patrocinio di Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e in collaborazione con UNOPS (United Nations Office for Project Services), ICE/ITA (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane) e EEN (Enterprise Europe Network), la manifestazione capitolina vedrà la partecipazione di figure chiave nel panorama della cooperazione e dello sviluppo sostenibile.
Proprio queste presenze fanno di Codeway Expo la piattaforma di dialogo tra il settore pubblico e privato, attraverso la quale le aziende avranno l’opportunità di esplorare e capire come ampliare il proprio ruolo nel contribuire agli obiettivi di sviluppo globale, interagendo direttamente con i grandi attori della cooperazione internazionale e multilaterale. In questa puntata di Extra, Claudio Micalizio incontra Wladimiro Boccali, coordinatore di Codeway Expo.