Il presidente dell’Automobile Club Italia (Aci), Angelo Sticchi Damiani, andrà a processo a Roma il prossimo Novembre con l’accusa di falso e in particolare per avere omesso di comunicare emolumenti percepiti da diversi enti, aggirando così, secondo la procura di Roma, il tetto annuale di 240mila euro previsto per i manager pubblici.
Per Sticchi Damiani, il pm Carlo Villani, ha disposto la citazione diretta a giudizio. Secondo l’impianto accusatorio il 78enne manager (in carica all’Aci dal 2011) avrebbe depositato tra il 2017 e il 2020 autocertificazioni fasulle sui redditi guadagnati alla segreteria dell’ente che presiede. L’inchiesta è partita da una denuncia interna all’Aci i cui funzionari hanno assistito, nel tempo, a una sorta di escalation economica del loro presidente. Dalla lettura dei documenti emerge che in un’occasione il manager avrebbe dichiarato di guadagnare 246 mila, quando in realtà attraverso le cariche ricoperte nelle società appartenenti alla galassia Aci avrebbe intascato un milione e 593mila euro.