L’ex ministro della Salute Roberto Speranza, la cui posizione è stata archiviata dal tribunale dei Ministri, prosegue il tour per presentare il suo libro “Perché guariremo”. A questi eventi pubblici si presentano uomini e donne danneggiati da vaccino e familiari delle vittime del protocollo “Tachipirina e vigile attesa”. Vorrebbero porre domande e chiedere spiegazioni all’ex ministro, ma restano spesso inascoltati.
A Lecce, in una di queste presentazioni pubbliche, alla dottoressa Ermelinda Cobuzzi, presidente de “L’Altra Verità” (associazione che chiede verità e giustizia sulle morti dei pazienti Covid non curati adeguatamente), è stato impedito l’accesso alla sala.
All’uscita o al momento dell’ingresso nei luoghi deputati alle presentazioni del libro, Roberto Speranza è sommerso da urla, fischi e proteste veementi al grido di “assassino”.
A “Camelot” ospitiamo la dottoressa Cobuzzi, che racconta la storia del padre, una delle duecentomila vittime delle cure negate.
Nella tavola rotonda intervengono anche i rappresentanti del comitato Salvaguardia, che chiede verità e giustizia sulle tanti morti improvvise post vaccino Covid. Elena Alberton (presidente del comitato) e Francesca Zemella raccontano le storie dei loro figli: Enrico, morto nel sonno, e Saverio, deceduto dopo un lungo calvario di sofferenza, entrambi a poca distanza di tempo dalla somministrazione dei preparati anti Covid. L’avvocato Laura Migliorini, legale del comitato Salvaguardia, spiega cosa è possibile fare nel caso si abbia il sospetto che una morte improvvisa possa essere stata causata dal siero anti Covid e come è possibile ottenere indennizzi nel caso di danni da vaccino.