Punto di Rottura, il programma che spacca l’informazione a metà oggi ha aperto un dibattito sugli autovelox facendo riferimento ad un fatto realmente accaduto che ha visto protagonista un avvocato di Treviso. Vi raccontiamo la storia secondo fonte Ansa:
Le multe per eccesso di velocità rilevate sulle strade italiane attraverso apparecchiature uguali a quelle adottate dal Comune di Treviso sulla strada regionale n.53, meglio nota come “Tangenziale”, potrebbero essere annullate. E’ la conseguenza che rischia di derivare da una sentenza della Corte di Cassazione la quale, come riportano i giornali, ha accolto l’impugnazione di un avvocato di Treviso che, da automobilista, aveva ricevuto una sanzione per aver viaggiato a 97 chilometri orari dove il limite è di 90. Le motivazioni della Suprema Corte risiedono nel fatto che le apparecchiature sarebbero state autorizzate dal ministero delle Infrastrutture ma non sottoposte dallo stesso Governo ad una verifica tecnica più puntuale necessaria alla loro omologazione.
A cercare di fare chiarezza sull’accaduto è intervenuto il Presidente Associazione Vittime Incidenti Stradali, l’avv. Domenico Musicco che durante tutta la puntata ha risposto alle domande del conduttore, mettendo in luce più di una volta la buona proposta di omologare gli autovelox. In modo esaustivo ci ha spiegato come spesso si tralascia l’impugnazione della vertenza per i tempi e i costi che una comune persona dovrebbe affrontare prima di vedere luce e magari ottenere un rimborso.
Insieme a Rush sono stati affrontati anche altri discorsi, come le zone 50 o 30 che spesso vedono solo “Pit-Stop” per poi tornare alla massima accelerazione. La velocità è un problema costante e con gli incidenti non si scherza.