Era riuscito a costruirsi una reputazione tale da convincere le giovani interpreti che incrociavano la sua strada che tutto fosse possibile. Anche un film con Al Pacino o Jeremy Irons, con tanto di finte chiamate alle due star. Ora Gino Falcone, 59 anni, è stato condannato a sette anni e otto mesi di reclusione per i provini con molestie e abusi a cui costringeva le aspiranti attrici che avevano la sventura di finire sotto la sua ala.
Le accuse vanno dalla violenza sessuale, alla tentata truffa, al falso. Le tre vittime hanno subito le manovre dell’imputato tra il 2017 e il 2019. Per i traumi riportati una volta scoperta la verità sono tuttora in cura. Due, in particolare, sono state irretite dalle promesse di Falcone finendo per essere violentate. La terza, invece, scovata tramite un sito di talent, ha capito in tempo. Anche con lei Falcone aveva finto: prima una chiamata a Tony Servillo, poi una a Cristiana Capotondi. Quindi a Isabella Ferrari. Immediata la diffidenza della 25enne e la denuncia, che comunque non le ha evitato un lungo percorso di recupero psicologico.