La tassa sui rifiuti Tari continua a fare infuriare i romani: era già la più cara d’Italia e adesso aumenterà ancora. Non del 14%, come nello scenario peggiore tratteggiato mesi fa da Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente che aveva chiesto l’adeguamento per il 2024, ma di circa il 3%, come spiega il Campidoglio, che è riuscito a contenere l’incremento e promette di azzerarlo, dall’anno prossimo. La novità rientra nel piano economico-finanziario di Ama approvato dalla Giunta capitolina, che oltre alla determinazione della Tari prevede anche investimenti per i nuovi impianti di Casal Selce, Cesano, Rocca Cencia e Ponte Malnome (60 milioni di euro), e poi l’acquisto di cassonetti e cestini (54 milioni) e di mezzi per la raccolta (157 milioni), col contestuale rafforzamento dell’attività di contrasto all’evasione fiscale che, nel 2023, ha permesso di recuperare 40 milioni di euro.