La riqualificazione dello stadio Flaminio presenta alcuni intoppi burocratici che rischiano di rallentare l’iter dei lavori. Dopo che il Tar del Lazio, lo scorso 8 febbraio, ha accolto il ricorso del progetto “Roma Nuoto”, presentato da un raggruppamento temporaneo di imprese, su richiesta dei giudici amministrativi il Campidoglio riaprirà la Conferenza dei servizi. Il Tar aveva infatti eccepito che l’amministrazione comunale avrebbe dovuto integrare il provvedimento con le osservazioni fornite «tempestivamente» dal proponente riattivando «il modulo conferenziale» e – nel caso il diniego fosse stato confermato – emettendo una seconda delibera negativa. Tradotto dal burocratese: il Comune adesso dovrà riattivare la procedura, come spiegato ieri dall’assessore al Turismo, Sport e Grandi eventi, Alessandro Onorato: “L’amministrazione è pronta a valutare parallelamente, con la massima attenzione ed efficienza, tutte le proposte di partenariato pubblico-privato presentate o che verranno ricevute a partire da quella di Lotito, presidente della Lazio”.