Tornano liberi entrambi i ragazzi arrestati ieri nel corso degli scontri avvenuti alla Sapienza, a Roma. Lo ha deciso il giudice per direttissime che ha convalidato l’arresto non disponendo misure cautelari. Nei confronti della 28enne l’accusa è di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Il processo ci sarà il 22 maggio: in aula ha respinto ogni addebito. Fermo convalidato ma nessuna misura cautelare anche il secondo studente. Il giovane, un ventenne cittadino libico, è accusato di danneggiamento aggravato per essere salito su un mezzo della polizia. Il giudice ha fissato il processo al prossimo 23 maggio.
Intanto prosegue la protesta alla Sapienza: oggi si sono incatenati e sono in sciopero della fame le ragazze e i ragazzi dei collettivi che da tre giorni sono in presidio con le tende all’interno dell’università La Sapienza. “Il nostro Paese non è ancora disposto ad adoperarsi per costruire le condizioni per la pace, ma non c’è più tempo – si legge in un appello scritto dagli studenti – Siamo incatenati e in sciopero della fame davanti al rettorato della Sapienza perché è dal cuore della più grande università d’Europa che ottenere un passo indietro da chi è complice di un genocidio, può produrre un importante cambiamento”.