Sequestrati nelle loro case, picchiati e minacciati con una pistola alla testa. Questa la punizione che spettava a chi non saldava debiti di droga a Cinecittà da parte di una banda di pusher guidata da Daniele Salvatori, 47 anni, già arrestato negli anni scorsi dai carabinieri. All’alba polizia e militari dell’Arma hanno bloccato un gruppo criminale a lui collegato: undici persone accusate a vario titolo di rapina, sequestro di persona, a scopo di estorsione, riciclaggio e spaccio di droga. Le vittime dei rapimenti lampo erano soprattutto clienti dei pusher che non riuscivano a pagare le dosi consumate. Per questo venivano trattenute per giorni, in attesa di poter fare bonifici e prelievi di denaro contante anche quando i plafond dei loro conti erano terminati. Altrimenti le minacce passavano ai familiari. Il movimento di denaro riferibile a Salvatori, secondo gli agenti del commissariato Trevi Campo Marzio e carabinieri del Nucleo investigativo, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia, ammonta a circa 300 mila euro. Denaro che sarebbe stato riciclato con passaggi da un conto corrente all’altro.