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UE paga i giornali, procura indaga Von Der Leyen (Con Gino Carnevale, 5/04/2024)

 

 

La UE che paga i giornali è la stessa UE che ha varato il “Media freedom act” per proteggere l’indipendenza dei giornalisti?

La domanda sorge spontanea e la risposta purtroppo è sì, la UE da una mano dà e dall’altra toglie, si vede che alla UE il DSA (Digital Service Act, contro la “disinformazione”) non bastava a censurare le opinioni sgradite, il monopolio e la manipolazione dell’informazione sul web aveva bisogno di un aiutino, un po’ di sana pubblicità con i nostri soldi ovviamente.

Ne parliamo con Gino Carnevale, pubblicista e opinionista che torna in trasmissione dopo la puntata del 29 marzo sulle elezioni in Russia le eco-follie e il controllo.

Ma prima le dichiarazioni di Giorgia Meloni a “Fuori dal Coro”:

«Sugli effetti avversi mi sono confrontata col ministro Schillaci per chiedere massima disponibilità per andare sino in fondo, capire e far assumere allo Stato le responsabilità che si deve assumere».

È la prima volta che un presidente del consiglio parla di effetti avversi riconoscendone l’esistenza, Conte e Draghi non lo hanno mai fatto. Die giorni dopo il ministro della sanità Schillaci intervistato dal Giornale d’Italia ha proposto di affiancare alla commissione bicamerale covid anche una commissione scientifica, che studi e indaghi sulle reazioni avverse: «Credo che sarebbe opportuno farla per avere maggiore chiarezza e soprattutto per dare maggiore tranquillità a tutti. Ci lavoreremo serenamente cercando di capire la dimensione e la tipologia degli effetti avversi che si sono verificati».

Meglio tardi che mai, con la speranza che questa volta non si faccia come con il green pass che doveva essere abolito e che invece è stato prolungato, ma oltre alla commissione scientifica vanno aperti centri medici specialistici negli ospedali che prendano in carico i pazienti danneggiati e li assistano in un percorso di cure. Carnevale fa notare che i miliardi per i vaccini, gli hub vaccinali e gli open day li hanno trovati, ma qualche milione di euro per i danneggiati da vaccino non si vuole stanziare.

La UE paga i giornali

L’ex corrispondente del Corriere della sera, Caizzi ha rivelato al “Fatto Quotidiano” che la UE versa centinaia di migliaia di euro nelle casse di Gedi e di via Solferino, affinché diano una bella immagine della stessa UE.

Come si può parlare di indipendenza della stampa se la stessa viene pagata per promuovere la Commissione Europea e le sue nefaste iniziative? Se i più importanti quotidiani entrano in partnership con la UE a suon di articoli, reportage e sviolinate in vista delle elezioni di giugno? (L’articolo prosegue dopo l’immagine)

Mario Draghi e la Presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen
Mario Draghi e la Presidente della Commissione
UE Ursula von der Leyen

Dall’articolo di Giorgio Gandola su “La Verità” del 31 marzo:

il gruppo Gedi, che edita Repubblica e Stampa, ha siglato un’intesa con le istituzioni europee pagata con fondi Ue (40.000 dall’Europarlamento, 22.000 dalla Commissione più 96.000 per un bando vinto), per evidenziare quanto fatto in questi anni. Anche il Corriere della Sera di Urbano Cairo avrebbe beneficiato di 200.000 euro con un bando. E altre 35 testate rientrerebbero in questo panel. Insomma alla faccia dell’indipendenza, la UE paga i giornali per condizionarli.

Si è arrivati a finanziamenti fra i 100.000 e i 250.000 euro agli editori, con lo scopo neppure troppo nascosto di supportare narrazioni favorevoli. Secondo il Fatto Quotidiano, fra i gruppi che hanno beneficiato della pioggia magica ci sarebbero anche Mediaset, l’Eni proprietaria dell’agenzia Agi, Il Sole 24 Ore di Confindustria.

Trattato pandemico, ISS e vaccini

Sul sito dell’ISS permangono informazioni fuorvianti e non veritiere, si parla ancora di vaccini sicuri ed efficaci contro il Covid-19, in particolare si legge: “L’obiettivo di tutti questi vaccini è quello di produrre una risposta immunitaria al fine di neutralizzare il virus e impedire l’infezione delle cellule”.

Peccato che questi vaccini non siano in grado di prevenire l’infezione e tantomeno la trasmissione.

Anche sulle reazioni avverse la musica non cambia: “Come tutti i farmaci, anche i vaccini anti COVID-19 possono provocare reazioni avverse, che però sono superate di gran lunga dai benefici dell’immunizzazione in termini di protezione da malattia grave, ricoveri ospedalieri e morte”.

Non a caso parlano di protezione dalla malattia grave non dalla malattia e che prevenga la forma grave, i ricoveri ospedalieri e la morte è tutto da dimostrare, per esempio mesi fa Bassetti ha candidamente dichiarato che tutti i ricoverati Covid nel suo reparto erano vaccinati e non si contano le persone vaccinate e morte di Covid.

Libertà, lockdown e mascherine

Torniamo su green pass e trattato pandemico attraverso le dichiarazioni della Meloni e di Tedros. Poi la parola passa al Dott. Paolo Schicchi, medico chirurgo sospeso nel 2021, reintegrato a fine 2022

Nel suo intervento alla riunione dell’ordine dei medici di Brescia, il 17 marzo. medici costretti a sospendere l’attività a causa degli obblighi vaccinali ora sono di nuovo all’opera, ma “Dopo 41 anni dalla laurea, mi sono dovuto sentir dire che non faccio il medico“.

Un filmato di inizio lockdown dove un anziano urla a tutti il concetto di libertà, libertà che vale più della morte.

Il Koch Institute tedesco conferma che i lockdown vennero imposti senza alcuna base scientifica, mentre la Spagna ribadisce l’inutilità delle mascherine. Gli open day in Italia fatti per smaltire le scorte di vaccino, il boom di tumori e turbo tumori specialmente nei giovani. Infine l’indagine della procura UE sulla Von Der Leyen per l’acquisto dei vaccini e gli sms spariti, La Commissione ha detto che le conversazioni sono «scomparse». L’accordo riguardava 1,8 miliardi di dosi Il prezzo salì da 15,5 a 19,5 euro l’una.

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