A The Passenger Andrea Candelaresi ci porta per mano in una delle città più particolari e affascinanti d’Europa: Bucarest e lo fa in questa puntata realizzata in collaborazione con l’Ambasciata di Romania in Italia. Ricca di storia, ma anche moderna, con ottimi servizi per il cittadino e con ampi spazi verdi, la capitale romena si è rivelata essere una bellissima sorpresa.
Prima di recarci a Bucarest però è bene analizzare la complessa attualità che si vive a Mosca a seguito dell’ attentato. Lo facciamo con la testimonianza di Vincent Ligorio, professore universitario nell’Università di Mosca che ci spiega come si vive in questi giorni tesi nella capitale russa.
Paolo Battaglia poi ci introduce Bucarest con un excursus sulla storia moderna e recente della Romania, da Ceausescu all’ingresso nell’Unione Europea.
Non solo storia contemporanea però, perché Marco Martino ci porta nei vicoli del centro di Roma alla scoperta del legame millenario che lega l’Urbe alla Romania, una volta chiamata Dacia.
Bucarest: la piccola Parigi a The Passenger
Dunque prendiamo l’aereo di The Passenger e ci rechiamo nella capitale romena. Il nostro tour inizia dal Museo del Villaggio, un fantastico complesso di strutture del XVII secolo rappresentato da case di campagna di una volta situato nel parco più importante di Bucarest. Visitare questo museo significa conoscere la vita agreste romena e dunque la sua anima più profonda.
Chiariamo poi perché Bucarest è chiamata anche “la piccola Parigi” o “La Parigi dell’est”. Camminando per le vie del centro ci si imbatte facilmente in palazzi sontuosi, in stile liberty, il che rimanda alla famosa località francese.
I segni del comunismo però non si possono cancellare ed ecco che accanto a queste strutture troveremo anche blocchi in stile sovietico e architettura brutaliste tipiche del periodo di Ceausescu facendoci dunque immergere in un’atmosfera unica nel suo genere.
A proposito del periodo di Ceausescu non potevamo non entrare nel Palazzo del Parlamento, una volta chiamato Casa del Popolo e voluto proprio dal dittatore romeno. Oggi è il secondo edificio più grande del mondo, secondo solo al Pentagono e ospita il Parlamento bicamerale romeno.
Scopriamo poi altri edifici del periodo comunista come la Casa della Stampa Libera e la dimora di Ceausescu, oggi simbolo della sua vita lussureggiante, quasi faraonica.
A The Passenger poi giriamo le piazze principali di Bucarest utili sia come snodi stradali in una metropoli che somiglia ad un reticolato, sia per ricordare storie particolari. Da Piazza Universitarie che ospita la principale università di Bucarest, passando attraverso Piazza della Rivoluzione, dov’è il 21 dicembre del 1989 si rovesciò il regime comunista dando vita alla Romania moderna e democratica, fino alla rotonda che ospita l’Arco di Trionfo, molto simile a quello parigino.
Sempre a The Passenger dopo aver scoperto la maestosità dell’Ateneo Romeno poi visitiamo Parco Herastrau, il più grande polmone verde di tutta Bucarest. Strappati alla palude nel 1935, oggi questo parco è ottimo per passeggiare all’aria aperta godendosi la vista sul lago Herastrau, veramente mozzafiato.
A The Passenger ci rechiamo poi nel quartiere Lipscani, uno dei quartieri più iconici di tutta la Romania, che ospita tra le altre cose, la residenza di Vlad III, il Monastero di Stavropoleos e una lupa capitolina donata dal Comune di Roma a Bucarest nel 1906 in segno di amicizia tra il popolo romeno e quello romano.
Ma Lipscani è anche movida e dunque non potevamo non assaggiare la nightlife della piccola Parigi. Locali aperti fino a tardi, artisti di strada, ristoranti, Bucarest sembra ottimale anche per i più giovani. A The Passenger facciamo anche un tour enogastronomico, assaggiando la Ciorba, il Pastrami e molo altro in ristoranti tipici come il famoso Caru Cu’ Bere.