Alla fine gli è andata anche bene, solo un giorno di sospensione e un libro da leggere. E’ questa la punizione che il consiglio di classe ha inflitto all’alunno del liceo Righi di Roma che martedì 19 marzo ha mimato con le dita il gesto della pistola contro la premier Giorgia Meloni durante la visita della scolaresca in Senato. Il ragazzo, minorenne, aveva poi precisato di aver ripetuto un atto tipico che fu di Autonomia operaia, ribadendo la distanza politica dalla maggioranza di governo e spiegando che avrebbe inviato una lettera di scuse, ma con saluti antifascisti. Ora è arrivata sanzione ufficiale da parte dell’organo disciplinare della scuola, il consiglio di classe che si è riunito per una sospensione soft, di un giorno, e un libro da leggere.
Il giorno dopo il fatto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, prima di aprire la discussione generale sulle comunicazioni della premier in vista del Consiglio Ue, era tornato sull’episodio parlando di atto da condannare. Poi aveva letto pubblicamene le scuse della scuola, ma ormai la polemica era aperta. E infatti il liceo fu preso di mira, con mail di minacce e accuse sulle modalità educative.