Sembra una triste normalità quella di entrare senza consenso negli account dei partner senza il consenso. In generale si fa per cercare notizie di un eventuale tradimento ma ci sono altre motivazioni.
Le motivazioni per entrare nei social
Sarebbero anche altri nello specifico scoprire un regalo, capire cosa dicono della propria relazione gli amici e pettegolezzi vari. Lasciando da parte la discussione etica ci concentriamo sull’aspetto giuridico
Spiare i social del partner è reato
Quasi chiunque compie questa azione commette reato senza saperlo. Non conta di chi sia il telefono, oppure se si tratta di una relazione sancita da matrimonio ma per accedere ai dati personali serve un consenso.
Quando spiare i social del partner è reato
Il profilo e le conversazioni dell’altro sono uno spazio privato, in questi luoghi vige la regola per cui soltanto il proprietario del profilo può acconsentire all’accesso ad altri.
Per quanto riguarda le chat leggerle o condividerle si può se c’è l’ok di entrambi gli utenti o tutti gli utenti di un gruppo. Senza il consenso, dal punto di vista legale, si va a una violazione.
Attenuanti per chi entra nel profilo di qualcun altro
Come ribadito anche dalla Corte di Cassazione non c’è alcuna attenuante per chi avesse comunicato precedentemente le credenziali, nemmeno per motivi diversi e autorizzati. Vale anche se il proprietario ha fornito la password per non dimenticarla o ancora se il partner ha chiesto di controllare messaggi o notifiche.
Quindi si può fare solo quello per cui siamo stati autorizzati e per una finalità specifica tipo rispondere o pubblicare qualcosa.
Cosa si rischia a entrare nel profilo del partner
L’accusa è di accesso abusivo a un sistema informatico, punito dall’articolo 615 ter del Codice penale con la reclusione fino a 3 anni. Per l’accesso alle conversazioni si commette il reato di violazione della corrispondenza privata previsto dall’articolo 616 del Codice penale e punito con la reclusione fino a 1 anno o la multa da 30 a 516 euro. Se si rivela il contenuto senza giusta causa, la reclusione arriva fino a 3 anni.
Spiare il partner in caso di un processo
Le eventuali prove di tradimento, trovate impropriamente non si possono usare in un processo penale (ad esempio per diffamazione), mentre l’ammissione in una causa civile (di separazione o divorzio di norma) è valutata dal giudice, sulla base della presenza o meno di un interesse legittimo.
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