Come sta cambiando la famiglia in Italia? E, di conseguenza, come si sta modificando la nostra società, di cui la famiglia è il nucleo fondante? Il quesito è materia di studio per i sociologi ma inevitabilmente dovrebbe interessare anche le istituzioni perché, banalmente, dai risultati di questa analisi possono emergere indicazioni importanti per progettare i cambiamenti futuri anche sul piano socio-assistenziale.
Una prima risposta può arrivare da un approccio di tipo statistico e anagrafico e la tendenza principale, in questo contesto, consiste nell’aumento delle famiglie, unitamente alla diminuzione del numero dei loro membri. Questo fenomeno non riguarda tutta la penisola ma è più marcato soprattutto nel Centro-nord, dove il modello prevalente non è più rappresentato dalle famiglie composte da coppie con figli e dove si registra un aumento delle coppie non sposate, delle famiglie ricostituite, dei single non vedovi e dei genitori singoli non vedovi. Insomma, nuove forme familiari in rapida crescita.
Le coppie senza figli rimangono stabili, rappresentando il 18% delle famiglie, pari a 4 milioni di unità. Nel 2021, in Italia, il 33,2% delle persone vive da solo, superando in percentuale le coppie con figli, che costituiscono solo il 31,2% delle famiglie. Le famiglie unipersonali rappresentano ora un terzo del totale, quasi 8,5 milioni di famiglie. E questa non è una buona notizia: se queste tendenze proseguissero, entro il 2045 le coppie senza figli potrebbero superare numericamente quelle con figli. Le famiglie monoparentali sembrano destinate ad aumentare a causa della crescente instabilità coniugale nel Paese. Nel complesso i genitori soli, che nel 2021 rappresentano il 10,6% delle famiglie, raggiungerebbero l’11,3% nel 2040: in questo contesto, i genitori soli con almeno un figlio fino a 19 anni sarebbero prevalenti, crescendo dal 5,7% al 6% delle famiglie totali nel 2040. Nel 2042 saranno quasi 19 milioni e rappresenteranno il 34% della popolazione totale.
Un trend che obbliga a inquadrare il fenomeno anche oltre gli aspetti più squisitamente sociologici relativi ai cambiamenti della nostra società. In termini più economici, per esempio, ci sono forti preoccupazioni riguardanti la sostenibilità del sistema pensionistico attuale e l’ingiustizia sociale nei confronti delle famiglie con figli rispetto a quelle senza. È necessario considerare anche il “debito demografico” verso le generazioni future, specialmente per quanto riguarda la previdenza, la spesa sanitaria e l’assistenza agli anziani che vivono soli.
È evidente un aumento significativo delle persone anziane che vivono da sole e questo richiederà cambiamenti nelle regole e nei sistemi economici per adattarsi alla nuova struttura demografica. Tuttavia, l’aumento della longevità potrebbe portare ad un ruolo più attivo di queste persone nella società, sia come fornitori di supporto economico e assistenziale sia come partecipanti al ciclo economico.
Ma la famiglia negli ultimi decenni non è cambiata soltanto in termini numerici o meramente economici e queste modifiche hanno un valore ancora più profondo perchè riguardano anche aspetti di tipo culturale e, appunto, sociologico come per esempio le relazioni tra i coniugi e i rapporti tra genitori e figli. E per raccontare questa evoluzione che ha riguardato, nel bene e nel male, milioni di famiglie può essere sufficiente il racconto dell’esperienza anche di una sola famiglia che, attraverso quattro generazioni, ha percorso un secolo di storia recente del nostro paese.
La famiglia è quella di Andrea Polo, esperto di comunicazione e autore del libro “Storie di padri, storie di figli – Quattro generazioni a confronto” che verrà presentato a Roma mercoledì 27, alle 18.30 allo Starhotels Metropole in via Principe Amedeo 3: nonno Cosimo è diventato papà per la prima volta nel 1910 mentre suo nipote Andrea ha avuto il suo ultimo figlio giusto cento anni dopo, nel 2010. In mezzo ci sono le vicissitudini di un intero paese che, proprio come le persone nascoste, ha dimostrato di saper crescere ed evolvere nonostante la tente difficoltà e ha visto cambiare anche le modalità di relazione tra tutti i componenti.
E in questa puntata di Extra, Claudio Micalizio intervista proprio Andrea Polo per provare a raccontare i cambiamenti che stanno modificando la fisionomia stessa delle famiglie.